EcoWebTown

numero 27

ISSN 2039-2656

27 / 2023

01 La spinta dell'emergenza pandemica verso una nuova mobilità scolastica








Chiara Girotti
Chiara Magrini
Leonardo Tedeschi
Alessandro Bettini
EWT L’assemblea cittadina per il clima a Bologna













Mauro Bigi
Marika Milani
EWT lorem ipsum











lorem ipsum

EDITORIALE | Un nuovo riformismo urbanistico. È possibile? | RIFLESSIONI | Le esperienze urbanistiche sono cambiate, ma restano incerte implicazioni e conseguenze del mutamento | Dossier. Bologna, piano progetti e politiche | Condizioni e piano urbanistico: la questione della continuità | Dal Piano al progetto dello spazio pubblico: l’Impronta Verde e la Città 30 | Il Parco della Luna di Bologna. Il nuovo Parco Nord, un bosco per la città | Il complesso di Villa Aldini nel quadro della rigenerazione dell’area sud di Bologna | La via della conoscenza come infrastruttura portante della Città della conoscenza | Intervista a Raffaele Laudani, assessore all’Urbanistica e edilizia privata, patrimonio, progetto Città della conoscenza e memoria democratica, rapporti con l’Università e i centri di ricerca | La spinta dell'emergenza pandemica verso una nuova mobilità scolastica | Piani e progetti per la rigenerazione metropolitana | Strategica, tattica e sperimentale: la progettazione europea a Bologna e alcune lezioni apprese. | L’assemblea cittadina per il clima a Bologna | Intervista al Sindaco Matteo Lepore | Eventi | Ferrara slack city: il ruolo dello spazio pubblico per le città di medie dimensioni | Dieci anni di EWT parte 2 | Il progetto per la transizione tecnologica | Call for Paper - Traiettorie di ricerca interdisciplinari e progetto urbano | Attrezzature emergenti per lo spazio urbano

Editoriale

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Un nuovo riformismo urbanistico. È possibile?
Alberto Clementi


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Eravamo rimasti alla malintesa contrapposizione tra il PRG di Roma di Campos Venuti e il coevo Piano di Milano. L’uno si candidava a diventare il campione del riformismo urbanistico, accompagnato in modo interessato dalla macchina propagandistica dell’INU di allora; l’altro invece costituiva il modello contrapposto, il piano disegnato dal mercato, il quale aveva mandato esplicito di imporre priorità e scelte localizzative all’amministrazione comunale, defraudandola di fatto della propria capacità di decidere a nome dell’interesse di tutti i cittadini. Adesso, circa trenta anni dopo, le cose appaiono molto cambiate. Roma non ha retto al suo ruolo di modello imposto per l’urbanistica riformista. A distanza di tempo ci appare sempre più chiaro che la sua esperienza è stata pompata fin troppo, e alla prova dei fatti si è esaurita rapidamente senza lasciare alcun seguito significativo...leggi tutto

Riflessioni

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Le esperienze urbanistiche sono cambiate, ma restano incerte implicazioni e conseguenze del mutamento
Pier Carlo Palermo

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Sei anni dopo l’approvazione della nuova legge urbanistica regionale dell’Emilia-Romagna (febbraio 2017) è ormai disponibile un pacchetto significativo di sperimentazioni urbane, che consente un primo bilancio e qualche valutazione. In questo quadro, il caso del PUG di Bologna può diventare un progetto-guida, utile per chiarire opportunità e limiti della nuova legge, le sfide emergenti per la tecnica urbanistica, i temi cruciali e gli effetti possibili delle innovazioni in corso, anche ai fini di un’eventuale riforma della disciplina alla scala nazionale...leggi tutto

"... non sembra ancora chiaro e condiviso il senso più radicale del cambiamento in atto, e notevole resta l’incertezza sulle prospettive che si potrebbero aprire in un futuro non lontano: grazie all’evoluzione delle pratiche, se la riforma dovesse rimanere incompiuta....."

Dossier. Bologna, piano progetti e politiche a cura di Patrizia Gabellini e Martina Massari

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Condizioni e piano urbanistico: la questione della continuità
Patrizia Gabellini

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La questione della continuità in urbanistica è sempre presente, ma è difficile da trattare per i tanti aspetti interferenti. È comunque importante porla, soprattutto con riferimento a Bologna che ha un’immagine di città ‘speciale’ dal punto di vista dell’urbanistica e del governo del territorio. Considerando i temi di volta in volta posti al centro dell’agenda politica delle amministrazioni che si sono succedute a partire dal secondo dopoguerra, e le loro relazioni con le condizioni di contesto locali e globali, si individuano tre differenti stagioni e una continuità relativa....leggi tutto

"... è riconoscibile e caratteristica la presenza costitutiva dell’urbanistica nel discorso politico bolognese di tutte le forze in campo e il conseguente utilizzo tempestivo e non pleonastico dei suoi strumenti (un utilizzo di scopo), con l’interesse a stabilire ed esplicitare ragionevoli corrispondenze con le condizioni generali, sempre più sovralocali. ..."

Dal Piano al progetto dello spazio pubblico: l’Impronta Verde e la Città 30
Valentina Orioli

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Questo mandato amministrativo, a Bologna come nelle altre città italiane, è improntato alla realizzazione di numerose opere pubbliche. Di fronte ad una stagione di investimenti senza precedenti, l’amministrazione ha messo in campo alcuni progetti che mettono a sistema le principali trasformazioni fisiche della città, in una visione che traguarda il 2030. Fra di essi, Impronta Verde e Città 30 mettono al centro della visione al futuro la nuova mobilità e la qualità dello spazio pubblico, ponendosi in continuità con le strategie già elaborate attraverso il Piano urbanistico generale approvato nel 2021...leggi tutto

"... si tratta di progetti coerenti con una idea di rigenerazione urbana come processo capace di coinvolgere e mobilitare i cittadini, alimentando quella relazione fra strumenti dell’urbanistica tradizionale e innovazione sociale che spinge il governo della città nella direzione dell’esercizio di una responsabilità condivisa..."

Il “Parco della Luna” di Bologna Il nuovo Parco Nord, un bosco per la città
Giovanni Ginocchini, comune di Bologna, Margherita Lanteri Cravet, comune di Bologna.

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Al Parco Nord di Bologna, per il quale è stato proposto il nome di “Parco della Luna”, crescerà un bosco che sarà uno dei sei parchi previsti dal piano di interventi del Passante di Bologna, progetto finalizzato al potenziamento del nodo cittadino. Il Nuovo Parco Nord sarà luogo di aggregazione per la città, spazio inclusivo, intergenerazionale, accessibile a tutti. Sarà un intervento modello per l’ecosistema urbano. Offrirà 17 ettari di area boschiva, un sistema di raccolta e depurazione delle acque meteoriche, 12 km di percorsi ciclopedonali, 3.000 mq di zone attrezzate per gioco e sport e di aree di sosta e svago...leggi tutto

"... Sarà attribuita al Parco un’identità specifica e riconoscibile grazie a un linguaggio unitario sotteso alla scelta degli elementi progettuali - materiali, arredi, modi d’uso - e di accessori coerenti, riconducibili al tema del ‘Parco della Luna’..."

Il complesso di Villa Aldini nel quadro della rigenerazione dell’area sud di Bologna
Manuela Faustini Fustini, Federica Legnani

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Villa Aldini è un complesso monumentale localizzato nella zona collinare a sud di Bologna, circondata da diversi luoghi attrattivi, a poca distanza dal centro storico. Il progetto di riqualificazione del complesso di Villa Aldini è inserito nel contesto della strategia di Bologna “Impronta Verde”, che vedrà la realizzazione di una grande infrastruttura ecologica comprendente una rete di sei nuovi parchi urbani che servirà a favorire l’implementazione della mobilità dolce e a generare un impatto positivo a livello ambientale...leggi tutto

"... Attualmente il Comune di Bologna, in accordo con il Ministero della Cultura, sta lavorando per reperire le risorse necessarie per il completamento del progetto ..."

La via della conoscenza come infrastruttura portante della Città della conoscenza
Francesco Betta, Roberto Corbia, Chiara Girotti, Comune di Bologna

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La Città della Conoscenza è uno dei progetti strategici dell'attuale mandato amministrati-vo di Bologna. Si tratta di un progetto di rigenerazione territoriale del quadrante nord-ovest di Bologna che comprende azioni integrate che puntano su scienza e sapere come leve di promozione della città, di attrazione dei talenti e di investimenti di qualità. La Via della Conoscenza è l’infrastruttura principale attorno alla quale si sviluppa il progetto che connette e posiziona nello spazio urbano l’area nella quale si concentrano i principali poli di ricerca e di innovazione e le principali aree di opportunità e di trasformazione di Bologna...leggi tutto

"... La cifra del progetto consiste nella consapevolezza che la rigenerazione dello spazio pubblico sia una delle leve più potenti ed efficaci che una Città possieda per esprimere le proprie energie, i propri valori, la propria identità, alimentando la crescita culturale e sociale dei propri cittadini ..."

Intervista a Raffaele Laudani, assessore all’Urbanistica e edilizia privata, patrimonio, progetto Città della conoscenza e memoria democratica, rapporti con l’Università e i centri di ricerca
Patrizia Gabellini

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La genesi dei due progetti bandiera va indietro fino alla metà dello scorso mandato, quando il Comune, insieme all'Università, decise di dotarsi di uno strumento nuovo, la Fondazione per l'innovazione urbana, pensato come strumento congiunto di intervento sulla città. Più in generale, nelle intenzioni dell'allora assessore all'immaginazione civica, oggi sindaco, Matteo Lepore, la Fondazione per l'innovazione urbana doveva diventare una sorta di area ricerca e sviluppo della città. Oltre alle funzioni tradizionali dell'Urban center, di cui aveva preso l’eredità, quelle cioè di Living Lab, di spazio...leggi tutto

"... . Il masterplan è quindi il tappeto di gioco su cui poi si innesta proprio quella logica di governance di cui parliamo. Io almeno lo uso per fare convergere interessi verso un obiettivo, provare a portare dentro un unico ragionamento più interventi, perché così possiamo connetterli e dare più coerenza..."

La spinta dell'emergenza pandemica verso una nuova mobilità scolastica. Il caso della prima piazza scolastica a Bologna
Chiara Girotti, Chiara Magrini, Leonardo Tedeschi e Alessandro Bettini

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Prima e durante la pandemia, la città di Bologna si dota di rinnovati strumenti pianificatori che forniscono una cornice di senso e obiettivi strategici per una mobilità sostenibile e uno spazio pubblico condiviso. Entro alcuni di questi obiettivi resi più evidenti dall’emergenza pandemica, si delinea come centrale il tema della mobilità scolastica e dello spazio stradale fra scuola e città, nonchè la necessità di immaginarne usi possibili attraverso interventi sperimentali e rapidi. Nella cornice di queste esperienze e processi di apprendimento nasce il primo progetto di piazza scolastica - non più temporanea ma definitiva...leggi tutto

"... sarà importante fare tesoro degli apprendimenti emersi da queste prime realizzazioni e creare le condizioni per intervenire in maniera più sistematica sull’intero sistema urbano, con la consapevolezza che una città progettata per i bambini e le bambine è un città per tutte e tutti ..."

Piani e progetti per la rigenerazione metropolitana
Alessandro Delpiano, Mariagrazia Ricci, Silvia Bernardi, Francesco Selmi

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A partire dall’attività di coordinamento e indirizzo della Provincia sui temi della pianificazione nei confronti dei Comuni, la Città metropolitana di Bologna sta consolidando un ruolo sempre più attivo attraverso le attività di promozione della rigenerazione urbana alla scala dell’area vasta, in forte sinergia con il Comune capoluogo. Le varie esperienze di progetti complessi di rigenerazione, culminati con i Piani Urbani Integrati nell’ambito del PNRR, sono inquadrate in un rinnovato contesto integrato di pianificazione territoriale (PTM, PSM, PUMS) e urbanistica...leggi tutto

"... Alle Officine partecipano attivamente le sette Unioni di Comuni dell’area metropolitana, per garantire un capillare raccordo con tutto il territorio, insieme al Comune di Bologna, che può contribuire con il suo bagaglio di esperienza nella rigenerazione urbana nella sfida di rendere ordinarie le azioni di riuso dei tessuti esistenti alla scala dell’intera area vasta. ..."

Strategica, tattica e sperimentale: la progettazione europea a Bologna e alcune lezioni apprese
Martina Massari

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L’amministrazione delle città europee si avvale sempre di più delle occasioni offerte dalle risorse strategiche proposte dall’UE, sia in termini di costruzione di reti, che di progettazione vera e propria nello spazio delle città. In questo solco anche a Bologna si assiste a una forte accelerazione nell’adesione del Comune a esperienze di progettazione competitiva europea. Queste sono spesso condotte in alleanza con partenariati internazionali, con enti di ricerca, con altre amministrazioni di città europee. L'articolo illustra alcuni progetti...leggi tutto

"... Il PUG sembra riconoscere le sperimentazioni in corso di realizzazione a Bologna, trainate da risorse e da indicazioni di policy di derivazione europea, come parti complementari dell’aggiornamento del quadro conoscitivo della città in particolare su temi ambientali e legati al cambiamento climatico. ..."

L’assemblea cittadina per il clima a Bologna
Mauro Bigi, Marika Milani

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L’assemblea cittadina per il clima è l’ultimo strumento di democrazia partecipativa adottato dal Comune di Bologna. Il percorso che ha condotto alla nascita dell’assemblea è iniziato nel 2019 con la dichiarazione di emergenza climatica, passando per la co-progettazione del percorso grazie all’esperienza “un clima di partecipazione”, fino alla prima seduta il 29 Maggio 2023. Il testo ripercorre brevemente le ragioni della genesi, i primi risultati e le aspettative che questo strumento propone....leggi tutto

"...Il Regolamento dedica molta attenzione anche alla fase di attuazione, monitoraggio e verifica attraverso gli organi del Comune e ad una specifica programmazione della Giunta comunale degli obiettivi gestionali discendenti dalle deliberazioni assunte, in un concreto impegno che diventa specifico piano di attività ..."

Intervista al Sindaco Matteo Lepore
Patrizia Gabellini

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Negli ultimi dieci anni è molto cambiata a livello sociale, economico e anche demografico. In questi dieci anni, infatti, sono venute a vivere a Bologna diecimila famiglie in più, è aumentato il turismo, anzi è nato un settore turistico, per tanti visitatori stranieri -anche dopo il covid- Bologna si è confermata una meta. Prima era più un luogo di passaggio, oggi è una destinazione per tante persone. Certamente l’alta velocità è uno dei fattori che ha consentito alla città di fare un salto, insieme a un suo riposizionamento economico per alcune scelte che sono state fatte...leggi tutto

"... Chi si confronta con la nostra amministrazione sa che abbiamo un punto di vista e quando saremo chiamati a fare delle scelte sui vari aspetti, con questo punto di vista giudicheremo quale strada intraprendere. ..."

Eventi

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Ferrara slack city: il ruolo dello spazio pubblico per le città di medie dimensioni
Francesco Alberti

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Dal 15 aprile al 30 aprile 2023 si è svolto - in contemporanea agli altri otto progetti vincitori della seconda edizione del Festival dell’Architettura promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura (MIC) - il “Ferrara slack city festival”, che partendo dalla città di Ferrara propone di contribuire al dibattito contemporanea sulla condizione della città media europea e sul ruolo dello slack space all’interno di essa. Il progetto - promosso da Atelier Mobile di Torino, dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, e dal Comune di Ferrara ...leggi tutto

"... Le istanze raccolte verranno portate al tavolo internazionale di Bruxelles entro il 15 ottobre 2023, dove ci si confronterà su tematiche simili con i partner internazionali della ricerca, in modo da aprire la collaborazione tra Ferrara e Provincia e le università straniere ..."

Dieci anni di EWT parte 2

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Il progetto per la transizione tecnologica
Fabrizio Tucci

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La nostra epoca è caratterizzata da questioni che spingono a definirla l’“èra delle crisi e dell'incertezza”, questioni che vedono la Transizione Tecnologica potenzialmente protagonista della sperimentazione di modi innovativi di progettare in nuovi contesti e nuove condizioni, nel tentativo e desiderio di dare alcune risposte alle principali sfide del futuro, che significa: progettare in un’epoca di “crisi” (culturale, sociale ed economica); progettare in condizioni di “emergenza” (ambientale/climatica, umanitaria, abitativa); progettare in uno stato di “scarsità di risorse” (materiali e immateriali); ...leggi tutto

"... non considerare le dieci visioni precedenti come fattori a sé stanti, separati gli uni dagli altri, ma piuttosto concepirle in prospettiva come alcune delle possibili future tracce di lavoro del Progetto nell’èra della Transizione tecnologica, come parti attive di un progetto strategico . ..."

Call for Paper - Traiettorie di ricerca interdisciplinari e progetto urbano

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Green city e mitigazione climatica: un modello di intervento progettuale per la riqualificazione energetica e climatica di quartieri ERP a Roma
Fabrizio Tucci, Caterina Dalsasso

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Il contributo definisce un protocollo per la rigenerazione del patrimonio edilizio residenziale pubblico, attraverso un’indagine approfondita delle possibili strategie di mitigazione climatica e processi di decarbonizzazione. Obiettivo della ricerca è proporre un nuovo modello architettonico, spaziale, funzionale ed energetico. La metodologia, applicata ad un caso studio romano, è il research through design. Attraverso la modellazione e simulazione ex ante / ex post, definisce modelli progettuali ascalari fondati sulla fluidodinamica e ne permette la misurazione dell’efficacia ...leggi tutto

"... il progetto dell’hub porta il focus sulla definizione del contesto di esperti, istituzioni e stakeholders coinvolti nel processo, ma soprattutto sulle esigenze degli utenti, sui comportamenti in essere e sui modelli di cambiamento che si vuole

"... L’applicazione sperimentale sul patrimonio edilizio residenziale pubblico rappresenta la vera opportunità per convalidare la ricerca attraverso il coinvolgimento di esperti valutatori nonché tecnici del settore. ..."

Evoluzione progettuale e prospettive sperimentali per una comunità a misura d’uomo
Paola Gallo, Alessandra Donato

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Il contributo illustra l’esperienza svolta dal gruppo di ricerca del Centro di ricerca ABITA dell’Università di Firenze a supporto del Comune di Pistoia nell’ambito di una consulenza per la rigenerazione urbana di un’area ai margini della città per la progettazione di un’infrastruttura sportiva polivalente. La ricerca, condotta in stretta collaborazione con le amministrazioni locali, ha proposto il recupero dell’area sostenendo l'emergere di nuovi punti di interesse per la collettività, reinterpretando i luoghi in favore di una nuova infrastruttura fruibile da tutti....leggi tutto

"... il progetto dell’hub porta il focus sulla definizione del contesto di esperti, istituzioni e stakeholders coinvolti nel processo, ma soprattutto sulle esigenze degli utenti, sui comportamenti in essere e sui modelli di cambiamento che si vuole attivare, analizzando bisogni, richieste, vincoli culturali e normativi, fattibilità tecnica e sostenibilità economica. . ..."

"... La sperimentazione sulla rigenerazione dello spazio pubblico per lo sport e la promozione delle politiche di Urban Health costituisce un’occasione di riflessione all’interno del più ampio dibattito sulle potenzialità e le opportunità di valorizzazione del territorio in risposta alle esigenze e alle richieste della popolazione.. . ..."

Attrezzature emergenti per lo spazio urbano
Processi di upcycling per filiere circolari
Erminia Attaianese, Chiara Castellano, Maria Fabrizia Clemente, Federica Paragliola, Marina Rigillo

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Il contributo presenta alcuni degli esiti della ricerca dell’U.O. di Napoli Federico II nel PRIN 2017 – Tech-Start, declinando i concetti di “emergent dwelling” e “convergent innovation” nell’ambito degli obiettivi di Terza Missione della ricerca stessa. In particolare, il contributo descrive il processo metodologico, legato all’esperienza di co-design realizzata con la società Metellia, che ha condotto alla definizione di un progetto di un “Hub Urbano” inteso come nuova attrezzatura pubblica, non specialistica, volta ad estendere il ciclo di vita di particolari tipologie di prodotti (oggetti di arredo in legno e tessuti)...leggi tutto

"... il progetto dell’hub porta il focus sulla definizione del contesto di esperti, istituzioni e stakeholders coinvolti nel processo, ma soprattutto sulle esigenze degli utenti, sui comportamenti in essere e sui modelli di cambiamento che si vuole attivare, analizzando bisogni, richieste, vincoli culturali e normativi, fattibilità tecnica e sostenibilità economica. . ..."

"... il masterplan non è un disegno, più o meno bello, più o meno riuscito, ma uno strumento di governo delle trasformazioni. Certo, questo presuppone una certa invasività, diciamo così, del punto di vista politico, ma credo che sia necessario se non vogliamo rimanere fermi o schiacciati da dinamiche potentissime che spesso passano sopra la nostra testa. . ..."

Nature-based solutions, green infrastructure e materiali innovativi per la biodiversità urbana e il cambiamento climatico
Rosa Romano, Roberto Bologna, Antonia Sore

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L’articolo presenta uno dei primi risultati della ricerca condotta dallo Spoke 3 del National Biodiversity Future Center, che si propone di indagare strategie progettuali e soluzioni tecnologiche innovative per promuovere la rigenerazione resiliente dei quartieri urbani delle città del sud Europa, sia in termini di riduzione della vulnerabilità ai rischi climatici che di miglioramento della qualità sociale e ambientale. In particolare, attraverso la sperimentazione condotta sul progetto di rigenerazione urbana di Piazza Carlo Dolci a Firenze, si vuole validare una metodologia di approccio...leggi tutto

"... Oggi più che mai, in un momento storico nel quale è evidente il fallimento delle politiche ambientali dell’ultimo decennio, con condizioni climatiche estreme e devastanti in particolar modo nel sud Europa, diventa, infatti, urgente sviluppare soluzioni e strumenti di governance ..."