ISSN 2039-2656
27 / 2023
EDITORIALE | Un nuovo riformismo urbanistico. È possibile? | RIFLESSIONI | Le esperienze urbanistiche sono cambiate, ma restano incerte implicazioni e conseguenze del mutamento | Dossier. Bologna, piano progetti e politiche | Condizioni e piano urbanistico: la questione della continuità | Dal Piano al progetto dello spazio pubblico: l’Impronta Verde e la Città 30 | Il Parco della Luna di Bologna. Il nuovo Parco Nord, un bosco per la città | Il complesso di Villa Aldini nel quadro della rigenerazione dell’area sud di Bologna | La via della conoscenza come infrastruttura portante della Città della conoscenza | Intervista a Raffaele Laudani, assessore all’Urbanistica e edilizia privata, patrimonio, progetto Città della conoscenza e memoria democratica, rapporti con l’Università e i centri di ricerca | La spinta dell'emergenza pandemica verso una nuova mobilità scolastica | Piani e progetti per la rigenerazione metropolitana | Strategica, tattica e sperimentale: la progettazione europea a Bologna e alcune lezioni apprese. | L’assemblea cittadina per il clima a Bologna | Intervista al Sindaco Matteo Lepore | Eventi | Ferrara slack city: il ruolo dello spazio pubblico per le città di medie dimensioni | Dieci anni di EWT parte 2 | Il progetto per la transizione tecnologica | Call for Paper - Traiettorie di ricerca interdisciplinari e progetto urbano | Attrezzature emergenti per lo spazio urbano
Eravamo rimasti alla malintesa contrapposizione tra il PRG di Roma di Campos Venuti e il coevo Piano di Milano. L’uno si candidava a diventare il campione del riformismo urbanistico, accompagnato in modo interessato dalla macchina propagandistica dell’INU di allora; l’altro invece costituiva il modello contrapposto, il piano disegnato dal mercato, il quale aveva mandato esplicito di imporre priorità e scelte localizzative all’amministrazione comunale, defraudandola di fatto della propria capacità di decidere a nome dell’interesse di tutti i cittadini. Adesso, circa trenta anni dopo, le cose appaiono molto cambiate. Roma non ha retto al suo ruolo di modello imposto per l’urbanistica riformista. A distanza di tempo ci appare sempre più chiaro che la sua esperienza è stata pompata fin troppo, e alla prova dei fatti si è esaurita rapidamente senza lasciare alcun seguito significativo...leggi tutto
Sei anni dopo l’approvazione della nuova legge urbanistica regionale dell’Emilia-Romagna (febbraio 2017) è ormai disponibile un pacchetto significativo di sperimentazioni urbane, che consente un primo bilancio e qualche valutazione. In questo quadro, il caso del PUG di Bologna può diventare un progetto-guida, utile per chiarire opportunità e limiti della nuova legge, le sfide emergenti per la tecnica urbanistica, i temi cruciali e gli effetti possibili delle innovazioni in corso, anche ai fini di un’eventuale riforma della disciplina alla scala nazionale...leggi tutto
La questione della continuità in urbanistica è sempre presente, ma è difficile da trattare per i tanti aspetti interferenti. È comunque importante porla, soprattutto con riferimento a Bologna che ha un’immagine di città ‘speciale’ dal punto di vista dell’urbanistica e del governo del territorio. Considerando i temi di volta in volta posti al centro dell’agenda politica delle amministrazioni che si sono succedute a partire dal secondo dopoguerra, e le loro relazioni con le condizioni di contesto locali e globali, si individuano tre differenti stagioni e una continuità relativa....leggi tutto
Questo mandato amministrativo, a Bologna come nelle altre città italiane, è improntato alla realizzazione di numerose opere pubbliche. Di fronte ad una stagione di investimenti senza precedenti, l’amministrazione ha messo in campo alcuni progetti che mettono a sistema le principali trasformazioni fisiche della città, in una visione che traguarda il 2030. Fra di essi, Impronta Verde e Città 30 mettono al centro della visione al futuro la nuova mobilità e la qualità dello spazio pubblico, ponendosi in continuità con le strategie già elaborate attraverso il Piano urbanistico generale approvato nel 2021...leggi tutto
Al Parco Nord di Bologna, per il quale è stato proposto il nome di “Parco della Luna”, crescerà un bosco che sarà uno dei sei parchi previsti dal piano di interventi del Passante di Bologna, progetto finalizzato al potenziamento del nodo cittadino. Il Nuovo Parco Nord sarà luogo di aggregazione per la città, spazio inclusivo, intergenerazionale, accessibile a tutti. Sarà un intervento modello per l’ecosistema urbano. Offrirà 17 ettari di area boschiva, un sistema di raccolta e depurazione delle acque meteoriche, 12 km di percorsi ciclopedonali, 3.000 mq di zone attrezzate per gioco e sport e di aree di sosta e svago...leggi tutto
Villa Aldini è un complesso monumentale localizzato nella zona collinare a sud di Bologna, circondata da diversi luoghi attrattivi, a poca distanza dal centro storico. Il progetto di riqualificazione del complesso di Villa Aldini è inserito nel contesto della strategia di Bologna “Impronta Verde”, che vedrà la realizzazione di una grande infrastruttura ecologica comprendente una rete di sei nuovi parchi urbani che servirà a favorire l’implementazione della mobilità dolce e a generare un impatto positivo a livello ambientale...leggi tutto
La Città della Conoscenza è uno dei progetti strategici dell'attuale mandato amministrati-vo di Bologna. Si tratta di un progetto di rigenerazione territoriale del quadrante nord-ovest di Bologna che comprende azioni integrate che puntano su scienza e sapere come leve di promozione della città, di attrazione dei talenti e di investimenti di qualità. La Via della Conoscenza è l’infrastruttura principale attorno alla quale si sviluppa il progetto che connette e posiziona nello spazio urbano l’area nella quale si concentrano i principali poli di ricerca e di innovazione e le principali aree di opportunità e di trasformazione di Bologna...leggi tutto
La genesi dei due progetti bandiera va indietro fino alla metà dello scorso mandato, quando il Comune, insieme all'Università, decise di dotarsi di uno strumento nuovo, la Fondazione per l'innovazione urbana, pensato come strumento congiunto di intervento sulla città. Più in generale, nelle intenzioni dell'allora assessore all'immaginazione civica, oggi sindaco, Matteo Lepore, la Fondazione per l'innovazione urbana doveva diventare una sorta di area ricerca e sviluppo della città. Oltre alle funzioni tradizionali dell'Urban center, di cui aveva preso l’eredità, quelle cioè di Living Lab, di spazio...leggi tutto
Prima e durante la pandemia, la città di Bologna si dota di rinnovati strumenti pianificatori che forniscono una cornice di senso e obiettivi strategici per una mobilità sostenibile e uno spazio pubblico condiviso. Entro alcuni di questi obiettivi resi più evidenti dall’emergenza pandemica, si delinea come centrale il tema della mobilità scolastica e dello spazio stradale fra scuola e città, nonchè la necessità di immaginarne usi possibili attraverso interventi sperimentali e rapidi. Nella cornice di queste esperienze e processi di apprendimento nasce il primo progetto di piazza scolastica - non più temporanea ma definitiva...leggi tutto
A partire dall’attività di coordinamento e indirizzo della Provincia sui temi della pianificazione nei confronti dei Comuni, la Città metropolitana di Bologna sta consolidando un ruolo sempre più attivo attraverso le attività di promozione della rigenerazione urbana alla scala dell’area vasta, in forte sinergia con il Comune capoluogo. Le varie esperienze di progetti complessi di rigenerazione, culminati con i Piani Urbani Integrati nell’ambito del PNRR, sono inquadrate in un rinnovato contesto integrato di pianificazione territoriale (PTM, PSM, PUMS) e urbanistica...leggi tutto
L’amministrazione delle città europee si avvale sempre di più delle occasioni offerte dalle risorse strategiche proposte dall’UE, sia in termini di costruzione di reti, che di progettazione vera e propria nello spazio delle città. In questo solco anche a Bologna si assiste a una forte accelerazione nell’adesione del Comune a esperienze di progettazione competitiva europea. Queste sono spesso condotte in alleanza con partenariati internazionali, con enti di ricerca, con altre amministrazioni di città europee. L'articolo illustra alcuni progetti...leggi tutto
L’assemblea cittadina per il clima è l’ultimo strumento di democrazia partecipativa adottato dal Comune di Bologna. Il percorso che ha condotto alla nascita dell’assemblea è iniziato nel 2019 con la dichiarazione di emergenza climatica, passando per la co-progettazione del percorso grazie all’esperienza “un clima di partecipazione”, fino alla prima seduta il 29 Maggio 2023. Il testo ripercorre brevemente le ragioni della genesi, i primi risultati e le aspettative che questo strumento propone....leggi tutto
Negli ultimi dieci anni è molto cambiata a livello sociale, economico e anche demografico. In questi dieci anni, infatti, sono venute a vivere a Bologna diecimila famiglie in più, è aumentato il turismo, anzi è nato un settore turistico, per tanti visitatori stranieri -anche dopo il covid- Bologna si è confermata una meta. Prima era più un luogo di passaggio, oggi è una destinazione per tante persone. Certamente l’alta velocità è uno dei fattori che ha consentito alla città di fare un salto, insieme a un suo riposizionamento economico per alcune scelte che sono state fatte...leggi tutto
Dal 15 aprile al 30 aprile 2023 si è svolto - in contemporanea agli altri otto progetti vincitori della seconda edizione del Festival dell’Architettura promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura (MIC) - il “Ferrara slack city festival”, che partendo dalla città di Ferrara propone di contribuire al dibattito contemporanea sulla condizione della città media europea e sul ruolo dello slack space all’interno di essa. Il progetto - promosso da Atelier Mobile di Torino, dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, e dal Comune di Ferrara ...leggi tutto
La nostra epoca è caratterizzata da questioni che spingono a definirla l’“èra delle crisi e dell'incertezza”, questioni che vedono la Transizione Tecnologica potenzialmente protagonista della sperimentazione di modi innovativi di progettare in nuovi contesti e nuove condizioni, nel tentativo e desiderio di dare alcune risposte alle principali sfide del futuro, che significa: progettare in un’epoca di “crisi” (culturale, sociale ed economica); progettare in condizioni di “emergenza” (ambientale/climatica, umanitaria, abitativa); progettare in uno stato di “scarsità di risorse” (materiali e immateriali); ...leggi tutto
Il contributo definisce un protocollo per la rigenerazione del patrimonio edilizio residenziale pubblico, attraverso un’indagine approfondita delle possibili strategie di mitigazione climatica e processi di decarbonizzazione. Obiettivo della ricerca è proporre un nuovo modello architettonico, spaziale, funzionale ed energetico. La metodologia, applicata ad un caso studio romano, è il research through design. Attraverso la modellazione e simulazione ex ante / ex post, definisce modelli progettuali ascalari fondati sulla fluidodinamica e ne permette la misurazione dell’efficacia ...leggi tutto
Il contributo illustra l’esperienza svolta dal gruppo di ricerca del Centro di ricerca ABITA dell’Università di Firenze a supporto del Comune di Pistoia nell’ambito di una consulenza per la rigenerazione urbana di un’area ai margini della città per la progettazione di un’infrastruttura sportiva polivalente. La ricerca, condotta in stretta collaborazione con le amministrazioni locali, ha proposto il recupero dell’area sostenendo l'emergere di nuovi punti di interesse per la collettività, reinterpretando i luoghi in favore di una nuova infrastruttura fruibile da tutti....leggi tutto
Il contributo presenta alcuni degli esiti della ricerca dell’U.O. di Napoli Federico II nel PRIN 2017 – Tech-Start, declinando i concetti di “emergent dwelling” e “convergent innovation” nell’ambito degli obiettivi di Terza Missione della ricerca stessa. In particolare, il contributo descrive il processo metodologico, legato all’esperienza di co-design realizzata con la società Metellia, che ha condotto alla definizione di un progetto di un “Hub Urbano” inteso come nuova attrezzatura pubblica, non specialistica, volta ad estendere il ciclo di vita di particolari tipologie di prodotti (oggetti di arredo in legno e tessuti)...leggi tutto
L’articolo presenta uno dei primi risultati della ricerca condotta dallo Spoke 3 del National Biodiversity Future Center, che si propone di indagare strategie progettuali e soluzioni tecnologiche innovative per promuovere la rigenerazione resiliente dei quartieri urbani delle città del sud Europa, sia in termini di riduzione della vulnerabilità ai rischi climatici che di miglioramento della qualità sociale e ambientale. In particolare, attraverso la sperimentazione condotta sul progetto di rigenerazione urbana di Piazza Carlo Dolci a Firenze, si vuole validare una metodologia di approccio...leggi tutto