Dossier. Bologna, piano progetti e politiche a cura di Patrizia Gabellini e Martina Massari

torna su

La via della conoscenza come infrastruttura portante della Città della conoscenza
Francesco Betta, Roberto Corbia, Chiara Girotti
PDF




Parole chiave: Spazio pubblico, Mobilità attiva, Innovazione, Conoscenza, Rigenerazione urbana
Keywords: Public space, Active mobility, Innovation, Knowledge, Urban regeneration

 

Abstract 


IT) La Città della Conoscenza è uno dei progetti strategici dell'attuale mandato amministrativo di Bologna. Si tratta di un progetto di rigenerazione territoriale del quadrante nord-ovest di Bologna che comprende azioni integrate che puntano su scienza e sapere come leve di promozione della città, di attrazione dei talenti e di investimenti di qualità. La Via della Conoscenza è l’infrastruttura principale attorno alla quale si sviluppa il progetto che connette e posiziona nello spazio urbano l’area nella quale si concentrano i principali poli di ricerca e di innovazione e le principali aree di opportunità e di trasformazione di Bologna, favorendo sinergie tra ambiti di sviluppo e interventi di valorizzazione del patrimonio scientifico, industriale e culturale della città.


EN) The City of Knowledge is one of the strategic projects of Bologna's current administrative mandate. It is a territorial regeneration project for the northwest quadrant of Bologna that includes integrated actions focusing on science and knowledge as levers for promoting the city, attracting talent and quality investment. The Knowledge Route is the main infrastructure around which the project is developed, connecting and positioning in the urban space the area in which Bologna's main research and innovation poles and areas of opportunity and transformation are concentrated, fostering synergies between areas of development and interventions to enhance the city's scientific, industrial and cultural heritage.




La Via della Conoscenza è l’infrastruttura principale attorno alla quale si sviluppa il progetto della Città della Conoscenza, progetto strategico di mandato dell’amministrazione attualmente in carica a Bologna, che nasce con l’obiettivo di connettere e mettere a sistema luoghi della ricerca, nuovi insediamenti urbani e spazi verdi del quadrante nord-ovest della città di Bologna.
L’idea nasce dalla volontà di valorizzare il notevole patrimonio culturale, sociale e storico espresso dalla Città, ricostruendo una relazione forte tra i più importanti centri di formazione scientifica e di ricerca tecnologica e i suoi quartieri, le sue piazze, i parchi e i giardini, le reti di trasporto.
Per l’esperienza urbana italiana, l’integrazione tra edifici e spazi pubblici non sempre si compie in modo organico, soprattutto negli ambiti esterni al centro storico consolidato e si assiste allo sviluppo di poli attrattori chiusi, isolati e poco permeabili al contesto in cui sono inseriti. Non è solo un tema di identità, ma di coerenza del tessuto urbano che non riesce a restituire le relazioni di scambio sociale e le istanze di crescita culturale sulle quali soprattutto le istituzioni di formazione o enti di ricerca si fondano.
Per questo la Via della Conoscenza assume un respiro più ampio di una infrastruttura tradizionale con una valenza anche di carattere urbanistico generale e di rigenerazione urbana della Città, un segno grazie al quale si può ricucire uno spazio pubblico complesso e frammentato, che si propone di connettere i principali poli di ricerca e di innovazione e le maggiori aree di opportunità e di attuale trasformazione di Bologna, favorendo sinergie tra ambiti di sviluppo e interventi di valorizzazione del patrimonio scientifico, industriale, sociale e culturale della città.
La Via della Conoscenza non vuole solo collegare fisicamente luoghi importanti per la scienza e la ricerca, ma diventa il volano per raccontare anche luoghi storici legati alla memoria collettiva che verranno valorizzati attraverso lo sviluppo di piccole piazze e giardini urbani (gli HUB della Conoscenza), con l’obiettivo ambizioso di creare un grande percorso culturale diffuso in cui le comunità locali e ospiti (quelle in transito nella città di Bologna) si possano incontrare e condividere idee e saperi.
L’insieme dei luoghi della Città della Conoscenza si articola principalmente in cinque distretti che ospitano attività di grande rilevanza scientifica, tecnologica e culturale per la città e offrono ulteriori possibilità di sviluppo con la rigenerazione di aree dismesse:

  • Distretto del Benessere e dell’Industria 4.0, nel quale sono già presenti l’Ospedale Maggiore, la Fondazione Golinelli, Bi-Rex (Big Data Innovation & Research Excellence), la Fondazione MAST e sono in corso di trasformazione il comparto urbanistico del Lazzaretto, Prati di Caprara, Prati Nord e Polfer;
  • Distretto dell’Innovazione sociale e culturale, che ha nelle aree ed immobili ex ferroviari del  Ravone e OGR il proprio fulcro innovativo attraverso le attività di DUMBO  (Distretto urbano multifunzionale di Bologna) in connessione con la Manifattura delle Arti;
  • Distretto della Memoria democratica e della cultura critica, che avrà come fulcro la Stazione Centrale e sarà in dialogo con archivi, biblioteche, musei e aree espositive, luoghi di ricerca, discussione, approfondimento e produzione culturale, artistica, creativa e civica.
  • Distretto della Scienza e della cultura tecnica, che accoglie il Polo universitario del Navile, il Centro Nazionale delle Ricerche (CNR), ed il comparto “Aldini Valeriani”;
  • Distretto della Transizione digitale e delle nuove sfide globali, nel quale si è insediato il Data Center del centro meteo europeo e il supercomputer Leonardo e sono in corso altre trasformazioni.


Sotto il profilo della dotazione dei servizi della città la Via della Conoscenza rivestirà un ruolo strategico come:

  • un’infrastruttura (nazionale) della mobilità, perché collega fisicamente i 5 distretti della Città della Conoscenza tra di loro e con le principali reti ciclabili esistenti e programmate oltre che con le due “porte” internazionali della città (Stazione AV e Aeroporto);
  • un’infrastruttura (nazionale) della ricerca, perché trasforma i 5 distretti in un unico grande campus della ricerca e della formazione avanzata di livello mondiale, unico al mondo;
  • un’infrastruttura (urbana) culturale, perché è concepita e strutturata come un percorso culturale diffuso attraverso la caratterizzazione e l’animazione dei suoi spazi aperti e diverse stazioni dismesse disponibili nell’area, che faranno da vettore per la divulgazione scientifica e la produzione artistica-culturale;
  • un’infrastruttura (urbana) ecologica, perché è il vettore di sviluppo delle esigenze di rimodulazione del verde urbano introdotto con il più ampio progetto dell’Impronta Verde.

Per la realizzazione di questa estesa infrastruttura, abbandonata la prima idea di coinvolgere il sedime della linea di cintura ferroviaria visto che sarebbe rimasta in esercizio per specifiche operazioni del gestore (R.F.I. n.d.r.) anche nei prossimi anni, il progetto si è concentrato nella riconfigurazione dello spazio pedonale e dei tratti di percorso ciclabile già esistenti e che, a partire dal nuovo Tecnopolo, si snodano per circa 7 chilometri fino alla Fondazione Golinelli, programmando il disegno di una rete complessiva di 17 chilometri che coinvolge tutto l'arco nord-ovest di Bologna.

 

Il progetto: un nuovo spazio pubblico

Per interpretare l’idea della Via della Conoscenza, insieme allo studio MIC-HUB, si è allargato lo sguardo verso il panorama internazionale per includere e mettere a confronto realizzazioni e progetti di sviluppo dello spazio pubblico innovativi. Questo ha permesso di interpretare senza preconcetti i valori espressi dalla Città e dai suoi quartieri e stabilire principi progettuali chiari e proiettati nel futuro.
La lettura delle buone pratiche a livello internazionale è stato il primo modo per comprendere il posizionamento di questa opera e gli elementi metodologici da tenere sotto controllo nel progetto.
Gli aspetti di confronto più interessanti hanno riguardato programmi socio-culturali di coinvolgimento e stimolo delle comunità locali nel ripensare lo spazio abitato tra gli edifici Indianapolis Cultural Trail), interventi di trasformazione della rete stradale per riconsegnare ai pedoni lo spazio occupato senza disciplina dai veicoli (Superblock plan di Salvador Rueda per Barcellona), aspetti tecnologici e di rappresentazione dell’identità dei percorsi e degli spazi pubblici della città (Virginia Polytechnic Institute infinite loop, Viaduct cycleway a Auckland).
Questo ha permesso di definire i valori e le qualità che l’opera deve possedere diventando un percorso di qualità, continuo e sicuro, che promuove gli spostamenti sostenibili e favorisce la multimodalità, quindi:

  • un’esperienza che sostiene e rafforza il carattere e l’identità di Bologna;
  • un dispositivo progettuale capace di garantire continuità e coerenza tra il tessuto urbano esistente e i nuovi progetti di rigenerazione e sviluppo della Città;
  • uno spazio accessibile e connettivo che accoglie le diverse categorie di utenti;
  • una piattaforma di promozione, dialogo e condivisione delle esperienze tra le eccellenze innovative e i cittadini.

 

Dal momento in cui si è iniziato a ragionare sulle caratteristiche progettuali della Via della Conoscenza è emersa la consapevolezza della necessità di un progetto flessibile in grado di ampliare nel futuro il proprio sviluppo fisico e di connettere sempre più realtà che si riconoscano nella Città della Conoscenza.
Per questo oltre al Progetto di Fattibilità Tecnico Economica previsto per i Piani Urbani Integrati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), MIC-HUB ha sviluppato un Concept masterplan della “Via della Conoscenza” che si presenta come un palinsesto programmatico e insieme uno strumento concreto per attivare ulteriori porzioni di città prossime al percorso, grazie a specifiche linee guida che si trasformano in azioni progettuali integrate in una visione sempre coerente e organica.
In questo modo è stato possibile porre le basi dell’identità stessa della Via della Conoscenza, primo tassello nell’importante processo di branding e promozione territoriale necessario alla rappresentazione e riconoscibilità del progetto nel patrimonio collettivo cittadino.

Il Masterplan ha inoltre permesso in via preliminare di organizzare le consistenze economiche nelle disponibilità dell’Amministrazione comunale in stralci funzionalmente autonomi di tracciato.
Il finanziamento di quest’opera infatti è tanto importante quanto la costruzione del suo tracciato: l’estensione e la complessità del progetto non consentono di realizzarlo con le sole risorse del PNRR e per questo è stato studiata una suddivisione spaziale coerente con diversi programmi di finanziamento presenti e futuri.
Si tratta di tronchi del percorso che comprendono riqualificazioni del patrimonio stradale e coinvolgono spazi pavimentati e verdi oggi poco integrati e valorizzati con opere che aumentano l’accessibilità al piano terra degli edifici lambiti dal percorso e migliorano la fruizione dello spazio pubblico complessivo attraverso l’impiego di una collezione di arredi e dispositivi tecnologici coerenti e omogenei.
Il progetto complessivo ha individuato quattro lotti distinti e consequenziali che a partire dal Nuovo Tecnopolo raggiungono il polo universitario del Navile, il Parco di Villa Angeletti, il polo universitario di Via Lazzaretto e infine la Fondazione Golinelli e l’area dell’Ospedale Maggiore.

In particolare il primo tratto che serve il Tecnopolo fino alla Piazza su cui si affacciano l’Università di Bologna (Navile) e il CNR, verrà realizzato con il finanziamento del PNRR ed è stato approfondito nei suoi aspetti tecnico-tecnologici con un Progetto di fattibilità tecnica ed economica.
Si tratta di un corridoio di circa 3 Km di lunghezza che riguarda la rigenerazione di spazi e percorsi e la creazione di circa 7000 mq di nuovo spazio pubblico.
Mentre nel centro della città, la componente pedonale e ciclabile della mobilità troverà risposta grazie all’attuazione della “Città 30”, nelle aree periurbane e periferiche come quella in esame, la dotazione di percorsi ciclabili discontinui e non collegati tra di loro rappresenta una problematica rilevante.
Oggi, in questo ambiente urbano vario, disomogeneo e complesso lo spazio pubblico ricopre un ruolo molto marginale, di scarsa coerenza, diviso tra le aree verdi e i parcheggi, riconoscibile in un disegno che non trova un’adeguata relazione con gli edifici che ne costituiscono il contesto.
Tuttavia l’area di intervento è ricca di luoghi di interesse per il tessuto sociale sotto il profilo culturale, storico, sportivo, alcuni in fase di sviluppo, a riprova della vivacità del contesto urbano.
Il progetto ha l’ambizione di riportare equilibrio nel disegno complessivo dello spazio pubblico a vantaggio delle relazioni potenziali attraverso una coerenza di forme e materiali.
Si tratta di un atto molto concreto in cui sono previsti una serie di “interventi strutturali profondi” che hanno l’obiettivo di riconnettere i tronchi di percorso esistenti lungo il tracciato della Via della Conoscenza, disegnando le connessioni mancanti e aumentando la qualità degli spazi pubblici, soprattutto in corrispondenza delle eccellenze e delle emergenze presenti lungo l’area di intervento.

Fondamentali sono stati i sopralluoghi e le “biciclettate” sul posto per prendere consapevolezza dell’identità dei luoghi e scoprire le opportunità di sviluppo della rete per garantire la massima accessibilità alle aree di trasformazione urbana già in corso.
Già nuovi soggetti si stanno insediando nel tessuto della parte nord della città e negli incontri nei cantieri in corso, sono nate opportunità di valorizzazione e nuovi affacci interessanti. Oltre al cantiere del Tecnopolo, sono già in corso i lavori per la nuova sede della Cineteca di Bologna e per la realizzazione di una nuova palestra lungo Via dell’Arcoveggio, con il progetto che prevede la realizzazione di due campi da pallavolo e spazi per la ginnastica ritmica con possibilità di ospitare importanti competizioni. In corso anche le opere ambientali complementari al Passante autostradale che arricchiscono la Via della Conoscenza con nuovi parchi urbani e aree di riforestazione.
Nel percorso vengono intercettati anche gli spazi già attivi che rappresentano il legame con i luoghi, la loro storia e la comunità locale come la rete delle scuole, il parco Caserme Rosse (ex campo di concentramento, oggi grande prato che ospita eventi musicali e conserva ancora una vecchia caserma adibita a bocciofila), la Scuola Popolare di Musica “Ivan Illich” di Bologna, e molti altri luoghi da svelare ai cittadini e ai futuri utenti.
Il progetto, pertanto, è un’opportunità straordinaria di connessione “materiale” e concreta, ma anche “immateriale” e virtuosa per la rete di contatti ed energie che si intende sviluppare nel Campus esteso della Città della Conoscenza.
Oltre a questo, la ricchezza del verde dei luoghi raggiunti e l’inserimento di ulteriori aree a parco e bosco, è stato lo spunto per trasferire nel progetto un’attenzione particolare al disegno del verde che contribuirà al benessere microclimatico locale.

Sotto il profilo architettonico il progetto di MIC-HUB cerca di adattarsi al contesto in modo “fluido” e dinamico, espandendosi oltre il tracciato pedonale e ciclabile fino agli edifici che definiscono i confini massimi dell’intervento.
Con questo approccio la connotazione primaria dell’infrastruttura lascia il posto a uno spazio organico in cui luoghi adibiti per la sosta si susseguono a rain garden, giardini, attrezzature per il benessere e il gioco, dispositivi per la comunicazione e parterre per eventi.
Cuore di questo sistema di spazi urbani sono le Piazze della Conoscenza (HUB), veri e propri micro epicentri urbani che, rigenerando il disegno delle pavimentazioni e del verde, riverberano sul contesto i valori e i contenuti della Città della Conoscenza.
Questi nuovi “contenitori urbani” si articolano nei dispositivi proposti in base al carattere dell’intorno e alle esigenze espresse dai quartieri: predispongono aree per l’intermodalità e per i servizi di condivisione delle micro mobilità e per la ricarica delle biciclette elettriche oppure introducono pannelli informativi per raccontare in modo interattivo i luoghi attraversati dagli utenti o per far si che enti e istituti di ricerca possano “parlare” direttamente con i cittadini.
Le azioni del progetto mirano a costruire lo scheletro portante connettivo della futura Città della Conoscenza nel quale si riconosce una comunità ancora più consapevole della ricchezza del patrimonio e delle eccellenze espresse dai centri di ricerca, delle arti visive e della musica, della formazione e dell’innovazione tecnologica che sono ospitati in Città.
Le piazze pertanto vogliono essere dei luoghi capaci di instaurare un dialogo diretto tra il corridoio pedonale e ciclabile e i poli attrattori della città, potenziandone la fruibilità, attraverso un linguaggio semplice, ma sempre coerente e coordinato con la visione complessiva del Masterplan. Non solo luoghi di passaggio o di cambio della modalità di spostamento, ma luoghi vivi e attrattivi, punti di riferimento della quotidianità, dove incontrarsi o iniziare un percorso di visita e di scoperta di Bologna.

Grazie al Concept masterplan e di indirizzo e alla sua prima declinazione progettuale, la Via della Conoscenza ha preso vita e si è dotata di strumenti flessibili, validi non solo per la costruzione di della “Via”, dei suoi arredi e dei dispositivi che ne delineano l’anima tecnologica, ma anche per il suo sviluppo nel futuro. Questo percorso infatti non è “finito”, perché è indissolubilmente legato alla crescita di Bologna, ai suoi centri di ricerca, alle sue espressioni più innovative, in continua espansione: la Città della Conoscenza.
La cifra del progetto consiste nella consapevolezza che la rigenerazione dello spazio pubblico sia una delle leve più potenti ed efficaci che una Città possieda per esprimere le proprie energie, i propri valori, la propria identità, alimentando la crescita culturale e sociale dei propri cittadini.
Percorrere uno spazio accogliente, illuminato, sicuro, a contatto con il verde è fondamentale per consentire a tutti gli utenti di vivere pienamente le strade, le piazze, i portici dove si condividono i saperi e le esperienze comuni diventano il ponte per la costruzione di un futuro migliore per tutti.
Una Via per la Conoscenza.

1
2 3 4 5a 5b 5c 5d