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Adattamento ai cambiamenti climatici di architetture e città green
Assi strategici, indirizzi, azioni d’intervento per la resilienza dell’ambiente costruito
Fabrizio Tucci, Valeria Cecafosso, Alessia Caruso, Gaia Turchetti PDF




Titolo della recensione: Le declinazioni dalla progettazione adattiva e resiliente nei distretti urbani e periurbani

di Marco Giampaoletti

Progettare in modo adattivo e resiliente: è la questione chiave affrontata nel libro “Adattamento ai cambiamenti climatici di architetture e città green. Assi strategici, indirizzi, azioni d’intervento per la resilienza dell’ambiente costruito” che prende in esame criticamente i principi che alimentano i temi della progettazione ambientale adattiva e resiliente, costruendo uno specifico quadro dei maggiori rischi che le città subiscono a causa dei cambiamenti climatici.
Lo studio è stato coordinato dal prof. Fabrizio Tucci che guida il Gruppo di lavoro degli Stati Generali della Green Economy in Architettura e Urbanistica1 impegnato a definire un approccio integrato e multidisciplinare volto al benessere sociale e allo sviluppo durevole delle città, con contributi delle ricercatrici Valeria Cecafosso, Alessia Caruso e Gaia Turchetti.
Il libro costituisce il risultato di anni di ricerca, sperimentazione e applicazione sui temi relativi ai cambiamenti climatici e all’adattamento delle architetture nei distretti urbani e periurbani, in risposta alla vulnerabilità climatica degli stessi. Tale esperienza, che si avvale di continue innovazioni, permette di affrontare la progettazione degli edifici e degli spazi aperti e interstiziali urbani in modo appropriato alle attuali e future esigenze che le comunità ricercano, con l’obiettivo di ripristinare e riconsegnare spazi alla collettività e al vivere comune, rigenerando la sfera ambientale in favore dell’integrazione sociale con il fine ultimo di incrementare la qualità della vita nelle città.
Il testo pone il focus su tre principali ambiti tematici.
Il primo prende in esame i principi che a livello internazionale si pongono come presupposti teorici dell’interazione tra green city, green economy e adaptive and resilient design, articolando il concetto di adattività e resilienza secondo nove criteri definiti per il green city approach sui quali si pone l’accento sull’aspetto temporale e sul controllo ante e post operam degli interventi progettuali sulla base delle indicazioni della Commissione europea per i temi chiave di inclusività, robustezza, adattabilità, integrazione, connettività e reattività.
Il secondo focus si concentra sugli approcci metodologici necessari per una corretta progettualità in termini di processi e strategie da adottare per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione della vulnerabilità degli spazi aperti urbani e l’incremento della resilienza e della biodiversità. Il testo declina precise indicazioni sull’efficacia delle proposte verificandone la misurabilità e confrontabilità attraverso la riduzione dei rischi climatici e le ricadute sociali, ambientali ed economiche.
Il terzo focus pone attenzione alla questione della formulazione di indirizzi strategici per comprendere le capacità di adattamento e di resilienza delle città nell’ambiente costruito, superando l’autoreferenzialità per aprirsi al confronto costruttivo con altri settori disciplinari. Le strategie disponibili al fine di incrementare la capacità di adattamento e resilienza dell’ambiente costruito possono ricercarsi:

Questi assi strategici vengono definiti sulla base di parametri di confrontabilità, innovatività e sostenibilità.
In risposta alle questioni chiave sopra descritte la sezione conclusiva del testo presenta i principali risultati di sperimentazioni progettuali operate negli ultimi anni in quartieri di edilizia residenziale pubblica nell’ambito delle quali sono state poste in risalto, anche attraverso l’ausilio di simulazioni termodinamiche tra stato di fatto e proposta di progetto, i miglioramenti nei comportamenti bioclimatici delle aree oggetto di intervento, incrementando la capacità di adattamento degli stessi ai cambiamenti climatici.
Al riguardo, la messa a punto di una metodologia “simulativo-valutativa”5 mostra l’efficacia delle singole attività di intervento progettuale secondo una applicazione prettamente adattiva declinata nei differenti contesti; i risultati ottenuti mostrano come sia possibile correggere elementi di criticità nei manufatti edilizi oggetti di intervento incrementando la qualità e la vivibilità ambientale dei distretti urbani. La sperimentazione propone cosi modelli parametrizzati di intervento per l’adattività climatica e la qualità funzionale e ambientale degli spazi urbani avvalorate da valutazioni prestazionali secondo fattori microclimatici, gestione ecologica e valorizzazione del verde, con sviluppi potenzialmente evolutivi e ad oggi in progress.




Note


1 Gli Stati Generali della Green Economy sono coordinati dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, il cui Presidente è Edo Ronchi.

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5 Pag. 225

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