Punti di vista

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Politiche europee e opportunità di innovazione per lo sviluppo urbano sostenibile
Giulia CostantinoPDF




Parole chiave: Unione Europea, Green Deal, New European Bauhaus, Finanziamenti europei
Keywords: European Union, Green Deal, New European Bauhaus, European funds

 




Abstract:    
         
IT: L’Unione Europea nel definire le proprie strategie a lungo termine tiene in considerazione le tendenze, opportunità, emergenze a livello globale. Nel 2019 l’Unione Europea lancia il Green Deal europeo, la risposta strategica all’emergenza climatica globale, fissando come obiettivo di rendere l’Europa il primo continente a impatto neutro entro il 2050. La pandemia offusca questa priorità, che viene però riproposta, ulteriormente rafforzata con l’integrazione di aspetti di inclusione sociale e creatività, con il New European Bauhaus nel 2020. L’articolo illustra questo percorso e analizza le politiche europee che si intersecano e rafforzano nel New European Bauhaus, fornendo le fonti per approfondimenti e identificazione di spunti di innovazione nella definizione di progetti urbani sostenibili.

EN: The European Union defines long term strategies on the basis of trends, opportunities and threats at global level. In 2019 the EU launched the European Green Deal, its strategic answer to global climate emergency, setting as a major objective to make the EU the first climate neutral continent by 2050. The pandemic casts a shade over this objective, which is however revamped and further reinforced through links with social inclusion and creativity issues, defining the New European Bauhaus presented in 2020. The article presents this path and highlights the different EU policies involved in the definition of the New European Bauhaus, providing sources of information as a basis for inspiration in the design of sustainable urban projects.

 

 

L’Unione Europea osservatorio privilegiato di tendenze globali

L’azione politica dell’Unione Europea, oltre che nella accezione principale di legislatore o regolatore, può essere letta e fruita anche nella funzione di osservatorio privilegiato delle tendenze (che si tratti di emergenze – come quella climatica –, oppure di opportunità a livello globale – ad esempio il concetto di Open Innovation-, o ancora di urgenze sociali – come l’aumento dei flussi migratori-, o altre) a livello continentale e globale.
Le politiche e soprattutto le strategie europee a lungo termine, che costituiscono poi la base per la definizione dei programmi di finanziamento UE, anticipano la visione su queste “tendenze”, precorrendole rispetto al “mercato” (cittadini, imprese, utenza) e affrontandone gli aspetti critici, siano essi tradotti in negativo – emergenza, disastro- o in positivo – opportunità, crescita, resilienza.

 

Il Green Deal europeo

Pochi mesi prima della pandemia Covid, in Dicembre 2019, la presidente dell’UE von der Leyen presenta quello che, in quel momento, appare come un passo rivoluzionario e risolutivo sulla sfera globale: il Green Deal Europeo. Una strategia completa e strutturata volta ad affrontare l’emergenza climatica su più livelli, con l’obiettivo principale di rendere l’Europa il primo continente a impatto zero entro il 2050.
Una strategia ambiziosa, tanto da essere prontamente ribattezzata “guidare la Terza Rivoluzione Industriale”.  In ambito urbanistico, il Green Deal prevede di promuovere la ristrutturazione di 35 milioni di edifici entro il 2030, con un budget disponibile di oltre 72 miliardi di euro, creando 160.000 nuovi posti di lavoro verdi.
Green Deal strategia a lungo termine: interseca, potenziandole, tutte le maggiori priorità nella lotta al cambiamento climatico: efficienza energetica, elettrificazione dell’economia, politiche dei trasporti.

(Fig. 1) Gli Obiettivi del Green Deal, www.europa.eu.

Importante puntualizzare che il Green Deal in quanto strategia europea definisce obiettivi e priorità a livello comunitario, ma non ha un proprio budget dedicato al finanziamento di progetti. Questi sono invece canalizzati attraverso i diversi programmi di finanziamento europei, ciascuno con le proprie regole e modalità di accesso, all’interno dei quali il Green Deal imprime le proprie priorità.
I finanziamenti non sono dunque fruibili all’interno di un quadro economico Green Deal, ma attraverso i singoli programmi di finanziamento, nei quali specifiche priorità o inviti (bandi) saranno dedicati a realizzare gli obiettivi del Green Deal.

 

La Strategia per la Ristrutturazione in Europa
Attraverso il Green Deal, inoltre, l’Unione Europea propone di imporre agli Stati membri alcuni obiettivi, ad esempio 1. ristrutturare ogni anno almeno il 3% della superficie coperta totale di tutti gli edifici pubblici e 2. aumentare dell'1,1% all'anno, fino al 2030, l'uso di energie rinnovabili per il riscaldamento e raffrescamento.
La strategia di ristrutturazione è illustrata nella Comunicazione della Commissione europea di Ottobre 2020 “Un’ondata di ristrutturazioni per l’Europa: inverdire gli edifici, creare posti di lavoro e migliorare la vita”, che identifica anche una serie di principi fondamentali per la ristrutturazione di edifici a orizzonte 2030 e 2050. Il testo integrale della Comunicazione è reperibile qui
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52020DC0662&from=DA

 

Il Recovery Fund e il lancio del New European Bauhaus

Nel 2020 arriva la pandemia di Covid, con gli effetti devastanti conosciuti, non solo a livello sanitario e demografico.
L’Unione Europea risponde con uno stanziamento di fondi senza precedenti, il Recovery Fund da 750 miliardi di Euro, per fare fronte oltre che agli aspetti di salute pubblica, anche al disastro sociale ed economico provocato dalla diffusione del virus.
In questa ondata di rilancio come risposta comunitaria ad una devastazione sconosciuta alle nostre generazioni, la presidente von der Lyen illustra nel discorso sullo Stato dell’Unione di Settembre 2020 i punti cardine della strategia di ricostruzione europea post-Covid: menziona il Recovery Fund, assieme ad altre importanti strategie già lanciate ma ulteriormente rafforzate come risposta alla pandemia (strategia di solidarietà, stabilità dell’Euro, rafforzamento della zona Schengen, ed altri punti portanti della politica UE), tra cui il Green Deal; e lancia una nuova iniziativa che discende dalle priorità di questo ultimo, coniugando sostenibilità, creatività e inclusione sociale.
Si tratta del Nuovo Bauhaus Europeo –New European Bauhaus o NEB-.
La presentazione della presidente von der Lyen descrive l’essenza di questa iniziativa come pilastro del NextGenerationEU, a sua volta parte del Recovery Fund:
Voglio che NextGenerationEU avvii una ondata di rinnovamento in Europa e renda la nostra Unione leader nell’economia circolare.
Questo non è un progetto solo ambientale o economico: è necessario che questo sia un nuovo progetto culturale per l’Europa…per coniugare sostenibilità e stile estetico. Questo è il motivo per cui creiamo un Nuovo European Bauhaus – uno spazio di co-creazione dove architetti, artisti, studenti, ingegneri, designer lavorano insieme per realizzare questo obiettivo.
Questo è NextGenerationEU. Questo è dare forma al mondo dove vogliamo vivere. Un mondo servito da una economia che taglia le emissioni, rafforza la competitività, riduce la povertà energetica, crea posti di lavoro interessanti e migliora la qualità della vita. Un mondo dove utilizziamo le tecnologie digitali per costruire una società più sana e più verde.”

I principi fondanti del New European Bauhaus
Il New European Bauhaus è dunque una iniziativa (spesso indicata negli stessi siti ufficiali della Commissione europea come un “movimento”) che vuole coniugare sostenibilità ambientale, creatività / estetica e istanze sociali di inclusione.
È la prima volta che una politica o iniziativa europea richiama l’aspetto estetico; è una chiara indicazione dell’impulso alla creatività che l’UE intende imprimere ad una iniziativa che promuove anche principi di sostenibilità ambientale, efficienza energetica e inclusione sociale, con una forte attenzione al cittadino.
L’iniziativa è illustrata nella Comunicazione della Commissione europea di Settembre 2021 “Nuovo Bauhaus europeo - Bello, sostenibile, insieme”
 https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52021DC0573&from=EN

“Belli”, secondo la definizione stessa proposta dal sito UE, sono “gli spazi, le pratiche e le esperienze:

Il New European Bauhaus è definito dalla stessa presidente come l’”anima del Green Deal”; l’iniziativa è ispirata al movimento architettonico che per primo ha valorizzato l’approccio interdisciplinare nel design e nella progettazione, proprio a voler sottolineare come questa si proponga di essere un ponte tra arte, tecnologia, società, ambiente.

Struttura del New European Bauhaus
Il NEB si articola su quattro assi prioritari:

La realizzazione dell’iniziativa prevede step successivi.
1.    Il Co-design: la creazione in comune del movimento, la circolazione delle idee, la scoperta e promozione di talenti giovani. La prima fase di co-design ha visto la selezione di 60 progetti in tutta Europa ritenuti particolarmente rilevanti ed emblematici; di questi, 20 hanno vinto il premio “New European Bauhaus Award”: saranno finanziati e seguiti nella loro realizzazione per poter trarre lezioni significative utili a livello europeo. La presentazione dei progetti come fonte di ispirazione è disponibile su https://europa.eu/new-european-bauhaus/get-inspired/selection-your-contributions_en; Il premio prevede edizioni annuali. Per partecipare: https://prizes.new-european-bauhaus.eu/
2.    La creazione di una Community of Practice, che alimenti in maniera continuativa il dibattito, il coinvolgimento e lo scambio tra le professionalità interessate.
       Per partecipare: https://europa.eu/new-european-bauhaus/get-involved_en
3.    Diffusione: attraverso attività di diffusione dei risultati, delle pratiche, azioni di networking, promozione dei contatti tra operatori, professionisti, partner e stakeholder. Per partecipare:
       https://europa.eu/new-european-bauhaus/stay-touch_en
       Come il Green Deal, di cui costituisce l’”anima”, anche il New European Bauhaus costituisce il punto di incontro di diverse politiche europee che attengono a discipline e priorità diverse, illustrate di seguito.
       E alla pari del Green Deal il New European Bauhaus essendo una iniziativa europea, non un programma di finanziamento, non gestisce un proprio budget ma imprime le proprie priorità e obiettivi su programmi di finanziamento esistenti nei diversi settori.

 

Le politiche europee che confluiscono nel New European Bauhaus

Essendo basata sulla interdisciplinarietà, l’iniziativa NEB fa riferimento a molte diverse politiche europee. Come illustrato nel primo paragrafo, le priorità espresse da queste politiche possono costituire esse stesse spunti interessanti per indirizzare in maniera innovativa lo sviluppo di progetti –urbani- che tengano conto delle tendenze emergenti a livello europeo e globale.

Green Deal e Politiche ambientali
1.    Renovation Wave, la Comunicazione che illustra la priorità di ristrutturazione dell’UE.
2.    Il pacchetto “Fit for 55”, una serie di atti normativi volti a promuovere la riduzione delle emissioni a livello europeo. Tra questi sono particolarmente rilevanti per il NEB due direttive europee volte alla efficienza energetica e alla performance energetica negli edifici (rispettivamente 2012/27/EU e 2010/31/EU).
3.    Il Nuovo Piano d’Azione per l’Economia Circolare pubblicato nel 2020 che include riferimenti al Green Public Procurement.
4.    Il Piano d’Azione europeo “Zero Pollution, verso inquinamento zero per aria, acqua e suolo” del 2021 definisce priorità di sostenibilità ambientale fondamentali per il NEB.
5.    La Strategia europea sulle Infrastrutture Verdi.
6.    La Strategia europea di adattamento ai cambiamenti climatici promuove l’integrazione dei principi di “resilienza climatica” nelle costruzioni e nelle ristrutturazioni di edifici e infrastrutture.
7.    La Strategia europea sulla biodiversità per il 2030 sottolinea i benefici degli spazi urbani verdi, inclusi muri e tetti verdi.
8.    La Strategia “Farm to Fork” (dal produttore al consumatore) definisce aspetti di sostenibilità legati alla produzione alimentare ed è rilevante per il NEB ad esempio per i sistemi di produzione urbana, i “giardini edibili” e i sistemi di economia circolare del cibo.
9.    La Strategia europea per le Foreste 2030 definisce i criteri di utilizzo delle foreste, anche come materiali da costruzione.
10.  La adottanda (attesa per metà 2022) Strategia europea per la produzione tessile definirà principi per la promozione della produzione verde, sostenibile e l’economia circolare.
11.  La Strategia europea per le sostanze chimiche sostenibili supporta la transizione ecologica nel promuovere la produzione e il riuso di sostanze chimiche non nocive per l’ambiente e per il cittadino, anche nei materiali da costruzione.
12.  Il Piano d’Azione per la Bioeconomia promuove la produzione, l’uso e il riuso di prodotti bio-based
13.  Il Patto europeo per il Clima è legato alla strategia del Green Deal e di conseguenza al NEB.
14.  La Strategia europea per la Mobilità sostenibile e intelligente propone principi non solo per la transizione ecologica ma anche per una mobilità che favorisca l’inclusione sociale.

I testi degli atti citati


Atto

Link

Piano d’Azione Economia Circolare

https://ec.europa.eu/environment/pdf/circular-economy/new_circular_economy_action_plan.pdf

Zero Pollution Action Plan

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52021DC0400&from=EN

Infrastrutture Verdi

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52013DC0249&from=EN

Adattamenti Cambiamenti Climatici

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52021DC0082&from=EN

Strategia sulla Biodiversità per il 2030

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52020DC0380&from=EN

Strategia Farm to Fork - dal produttore al consumatore

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52020DC0381&from=EN

Strategia europea per le foreste 2030

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52021DC0572&from=EN

Strategia per le sostanze chimiche sostenibili

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52020DC0667&from=EN

Piano d’azione per la biobased industry

https://op.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/775a2dc7-2a8b-11e9-8d04-01aa75ed71a1

Patto europeo per il clima

https://europa.eu/climate-pact/index_it

Strategia per la mobilità sostenibile e intelligente

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52020DC0789&from=EN

Politiche di Sviluppo Territoriale
1.    Politica di Coesione: la politica di Coesione sottende ai finanziamenti dei Fondi Strutturali gestiti a livello di Stati membri (in Italia il governo centrale e le Regioni) ed è focalizzata sullo sviluppo locale. In relazione al NEB, la Commissione ha definito che l’8% delle risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale a livello di Stati membri sia riservato a iniziative di supporto finanziario allo sviluppo urbano sostenibile. A questo si affianca la European Urban Initiative con un budget di 400 milioni €. Inoltre in base alla programmazione 2021-2027 si ritiene che oltre 100 miliardi di € della Politica di Coesione saranno investiti in progetti relativi al clima, all’ambiente e alla transizione ecologica.
2.    La Visione a lungo termine per lo Sviluppo rurale, attualmente in via di definizione attraverso la fase di consultazione pubblica (per contribuire https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/RuralPact) definirà i principi di ristrutturazione o costruzione per l’abitare in aree rurali

 

Cultura e Creatività
1.    La Nuova Agenda europea per la Cultura costituisce il contributo del settore culturale allo sviluppo sociale ed economico sostenibile. L’Agenda identifica anche la priorità della diversità culturale come leva per l’inclusione. Inoltre l’EIT, l’Istituto Europeo per l’Innovazione e la Tecnologia, creerà una Knowledge and Innovation Community specifica nel settore dell’Industria Creativa e Culturale (CCSI)
2.    Il Piano d’azione europeo sul patrimonio culturale sviluppa i risultati dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, proponendo idee e principi per valorizzare e potenziare il capitale umano, promuovere la crescita economica e assicurare la sostenibilità ambientale.
3.    Nel quadro del programma europeo “Europa Creativa” la Commissione finanzierà la creazione di “Creative Innovation Labs” dedicati anche allo sviluppo di idee nel quadro specifico del NEB

I testi degli atti citati


Atto

Link

Nuova Agenda europea per la cultura

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52018DC0267&from=EN

Quadro europeo di azione sul patrimonio culturale

https://op.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/5a9c3144-80f1-11e9-9f05-01aa75ed71a1

 

La dimensione sociale
1.    Una serie di strategie europee promuovono l’inclusione sociale, dedicate all’integrazione di gruppi svantaggiati (Gender equality, persone con disabilità, gruppi etnici minoritari, azioni contro il razzismo e la discriminazione, etc). Queste strategie definiscono principi e spunti per promuovere l’aspetto sociale del NEB.
2.    Il Piano d’Azione sul Pilastro europeo dei diritti sociali propone principi e azioni per la riduzione della povertà in EU entro il 2030. Come tale, il Piano d’Azione si pone dunque al centro del NEB nel suo obiettivo di favorire l’inclusione sociale e promuovere l’accessibilità, non solo fisica ma anche alle informazioni e ai processi decisionali.

Atto

Link

Piano d’azione sul pilastro europeo dei diritti sociali

https://op.europa.eu/webpub/empl/european-pillar-of-social-rights/it/index.html

 

Istruzione e competenze
1.    La Coalizione europea per l’Educazione sul Clima mira a promuovere azioni educative per creare una società climate-neutral. Il collegamento con il NEB riguarda la scuola intesa sia come luogo fisico, edifici verdi, belli e inclusivi, sia come ponte per una istruzione volta ai principi del NEB stesso.
2.    I progetti “European Universities” finanziati dal programma Erasmus sono volti a sviluppare e proporre curricula universitari integrati, focalizzati sulle priorità innovative del nostro secolo, promuovendo dunque l’approccio multidisciplinare proprio del NEB.
3.    Una Raccomandazione del Consiglio sulla Istruzione sulla sostenibilità ambientale è attesa per i prossimi mesi, e definirà contenuti e priorità in ambito di istruzione coerenti con i principi del NEB.

I testi degli atti citati


Atto

Link

Education for Climate Coalition

https://education-for-climate.ec.europa.eu/_en

La Decade digitale
1.    Una serie di iniziative e strategie europee contribuiscono alla definizione delle priorità per la “decade digitale” 2020-2030 (tra queste, Data Governance Act, Digital Services Act, Digital Markets Act, Artificial Intelligence Act,  Cybersecurity Strategy). I principi e le attività proposte si coniugano con le priorità del NEB per quanto attiene la connettività, l’utilizzo di sistemi innovativi, il miglioramento della inclusione anche digitale.
2.    Il programma Digital Europe prevede finanziamenti per progetti di innovazione digitale, incluse le applicazioni nel quadro dell’industria creativa, la definizione di “smart communities”, applicazioni per le Smart cities, tutti elementi di interesse nel quadro del NEB
3.    Approccio europeo alla Intelligenza Artificiale e alle sue diverse componenti e applicazioni è in via di definizione attraverso paper di discussione e proposte di atti strategici.

I testi degli atti citati


Atto

Link

Digital Europe programme

https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/activities/digital-programme

Artificial Intelligence European Approach

https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/policies/european-approach-artificial-intelligence

 

Ricerca e Innovazione
Il programma europeo per la Ricerca e Innovazione Horizon Europe ha una dotazione finanziaria di 95,5 miliardi di € per il periodo 2021-2027.
Il programma si articola su 5 missioni, quattro delle quali direttamente collegate alle priorità del NEB.

 

Atto

Link

Horizon Europe

https://ec.europa.eu/info/research-and-innovation/funding/funding-opportunities/funding-programmes-and-open-calls/horizon-europe_en

 

Industria e Impresa
La Nuova Strategia industriale per l’Europa adottata nel 2021 tiene conto delle trasformazioni imposte dalla pandemia Covid, confermando azioni e priorità per una politica industriale europea che si mantenga leader nella transizione verso una economia verde, digitale e resiliente.
La strategia prende in considerazione una serie di settori economici rilevanti per il NEB, per primo quello delle costruzioni, ma anche settori correlati quali economia sociale, turismo, tessile, industria creativa ed altri.

Atto

Link

Industrial Strategy 2021

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/PIN/?uri=COM:2021:350:FIN

 

Finanziamenti di progetti e iniziative sul New European Bauhaus

Come già indicato, il NEB non è un programma europeo di finanziamento ma una iniziativa strategica; come tale non gode di un proprio budget –tranne che per i Premi già menzionati- ma imprime sui programmi di finanziamento esistenti priorità e obiettivi, riservando dunque una parte degli inviti (bandi) sul finanziamento di progetti rilevanti.
I programmi di finanziamento fanno riferimento alle diverse politiche europee nei settori specifici; il finanziamento di progetti nel quadro del NEB avviene dunque sulla base delle priorità politiche indicate nella precedente sezione di questo articolo.
 

I programmi di finanziamento rilevanti sono dunque quelli dedicati alle politiche ambientali (LIFE e Horizon Europe), ricerca e innovazione (Horizon Europe), cultura e creatività (Europa Creativa), istruzione e formazione (Erasmus Plus), Europa Digitale (Digital Europe).

Il dettaglio dei programmi di finanziamento e la previsione delle opportunità fino al 2023 è consultabile in file:///C:/Users/giuli/Downloads/overview_funding_opportunities_New_European_Bauhaus%20(1).pdf

 

Spunti conclusivi

Questa breve panoramica delle politiche che sottendono alle due importanti iniziative del Green Deal e del New European Bauhaus propone diversi punti di riflessione.
A differenza di ciò che avviene spesso a livello nazionale o locale, e della percezione comune che si ha di questa istituzione, l’Unione Europea è una organizzazione che può e riesce a rispondere in maniera rapida ai trend globali, siano essi positivi, come opportunità di mercato, o negativi, come la pandemia. Di tali trend l’UE ha una visione privilegiata data dalla sua posizione di player a livello globale, con accesso ad informazioni, intelligence, risorse, network di alto livello.
Al di là di considerazioni di carattere puramente politico che rilevano piuttosto alle relazioni internazionali tra Stati membri e tra gruppi politici a livello nazionale ed europeo, è evidente la posizione rilevante che l’Unione riveste con la sua azione non solo nelle funzioni di finanziatore o regolatore normativo, ma anche nel ruolo di definizione di strategie a lungo termine che promuovono l’obiettivo primario di miglioramento della qualità della vita in Europa.
La seconda considerazione attiene più strettamente al settore dello sviluppo urbano come settore economico e creativo: come anche in tutti gli altri settori di attività o socioeconomici, gli operatori possono fruire delle iniziative europee a diversi livelli.
Una fruizione più immediata, concreta e anche “tradizionale” è costituita dalla partecipazione a programmi e bandi europei per il finanziamento di idee, progetti o attività. 
Un altro livello è costituito dall’approfondire i contenuti delle strategie e politiche europee per valutare cambiamenti rilevanti nel proprio settore di attività: attingendo direttamente alle fonti europee si può godere di una visione anticipata dei trend a livello globale, orientando le proprie strategie di conseguenza.
Approfondendo i contenuti europei di ogni genere (documenti, liste di progetti, iscrizione a newsletter, partecipazione ad eventi anche in line) è facile identificare possibili partner transnazionali per espandere mercati o cross-fertilise idee e attività.
Infine, analizzare i dettagli, le definizioni, gli approcci, finanche la terminologia sviluppati ed espressi nei documenti europei può costituire una fonte di ispirazione e di miglioramento dei modelli, dei prodotti, dei metodi di lavoro che si traduce in un vantaggio competitivo reale e in un concreto potenziamento della qualità delle attività.




 




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