Concorso "Ecoluoghi 2011. Case per un abitare sostenibile" |
Relazione della giuria
Componenti la Giuria:
- Arch. Pio Baldi (Presidente)
- Arch. Antonella Pasqua Recchia
- Prof. Alberto Clementi
- Arch. Lucina Caravaggi
- Arch. PierPaolo Balbo di Vinadio
Si riporta la lista dei vincitori relativi al gruppo JUNIOR con le relative motivazioni date dalla Giuria
L'idea progettuale è caratterizzata da grande semplicità di schema e di impianto che consentono un assemblaggio veloce degli elementi prefabbricati. Non è particolarmente indagato il rapporto con il paesaggio nei cui confronti l'edificio presenta però una generica capacità di buona collocazione.
L'edificio progettato presenta una grande attenzione ai materiali e ai colori nonché alla possibilità di assemblare più moduli con una riflessione sulla ripetibilità dell'inserimento. La sostenibilità della struttura è indagata soprattutto dal punto di vista passivo in una casa che si caratterizza anche per la ottima abitabilità.
L'edificio presenta una grande attenzione ai materiali anche in rapporto alla rapidità di trasporto (chilometro zero). L'edificio è ben collocato nel paesaggio agricolo di riferimento, pur senza ricercare risultati formali di particolare rilievo, con un accento esplicito sulla sostenibiltà di tipo passivo.
L'elemento abitativo è inserito nella fascia precostiera della Pianura Padana. Nonostante l'invasività un po' macchinosa del marchingegno, il modello insediativo risulta energeticamente autosufficiente in modo assai originale evitando le fondazioni e sfruttando le correnti fluviali e lagunari in modo naturale.
Lo chalet che viene proposto è strettamente riferito al paesaggio dolomitico in cui viene situato. I materiali locali di costruzione – legno e paglia – garantiscono il buon inserimento sia dal punto di vista visivo che dal punto di vista funzionale.
Si riporta la lista dei vincitori relativi al gruppo SENIOR con le motivazioni della Giuria
L'idea progettuale, utilizzando in larga parte materiali reperibili sul posto, garantisce una collocazione particolarmente amichevole nel paesaggio di riferimento. Da notare un invito esplicito alla possibilità quasi totale di auto costruzione e alla potenzialità di unire in serie moduli diversi.
Il progetto pone particolare enfasi sui materiali costitutivi naturali e consente un facile assemblaggio di moduli continui. E' molto interessante il pensiero di inserire gli oggetti edificati entro paesaggi degradati da riqualificare.
In questa proposta esiste un rapporto molto stretto con il paesaggio rurale e con i relativi cicli agro-alimentare e agro-energetico, senza trascurare la ricerca del comfort e della funzionalità abitativi.
Il progetto è riferito al paesaggio collinare del cilento in cui si inserisce con buona architettura, utilizzando materiali del posto, che garantiscono una sostenibilità ed un risparmio di tipo passivo. Lo spazio risulta gradevolmente abitabile.
L'insediamento proposto, di carattere volutamente multiplo, intende affrontare il problema del consumo di suolo agricolo sotteso agli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni. In un paesaggio collinare umbro con lievi pendenze e coltivazione ad ulivi, l'abitato si sviluppa armonicamente al di sotto degli impianti che ne alimentano la funzionalità.
EWT/ EcoWebTown |