Eventi e concorsi

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Il concorso d'architettura del Foro Internacional de Vivienda Sustentable
Marco Manduzio

L'Instituto del Fondo Nacional de la Vivienda para los Trabajadores (INFONAVIT) è un’istituzione messicana fondata nel 1972 (dall'allora presidente del governo Luis Echeverría Álvarez) alla quale oggi partecipano importanti rappresentanze della classe operaia, del settore imprenditoriale e del governo nazionale. L'Istituto si occupa del credito e del finanziamento di alloggi sociali per i lavoratori messicani. L’istituto INFONAVIT promuove ed organizza da qualche anno il forum FIVS (Foro Internacional de Vivienda Sustentable) con la finalità di promuovere la realizzazione di abitazioni sostenibili ed il dibattito multidisciplinare sui processi di rinnovamento urbano. Nel 2013 l’interesse del forum si è concentrato sul rapporto sostenibile tra alloggi sociali e spazio pubblico, organizzando un concorso di architettura denominato “Densidad | Pensar vivienda para hacer ciudad” (densità: pensare case per costruire città). Il contest ha invitato equipe universitarie multidisciplinari ad indagare creativamente i temi dell’alloggio e dello spazio pubblico sostenibili, localizzati a Mérida, nello Yucatan (MX). Il brano urbano oggetto di concorso, è formato da due vuoti dominati da un grande shopping mall e dai relativi parcheggi: un edificio basso e molto esteso con un bacino d’utenza medio di decine di migliaia di persone alla settimana. Nella parte nord dell'area di studio, è localizzato il Circuito Colonias, una imponente strada a doppia carreggiata con un corridoio riservato per il tram urbano. Il concorso puntava a raccogliere, oltre alle idee per il consolidamento della città compatta a partire dai vuoti urbani, anche una nuova definizione dei regolamenti edilizi residenziali che fossero portatori di programmi flessibili e mutevoli, nel rispetto delle densità legalmente possibili. Nelle aree municipali di Mérida, i livelli di densità normati e previsti dalla pianificazione vigente sono tre: bassa densità con 98 abitanti per ettaro; media densità con 137 abitanti per ettaro; alta densità con 273 abitanti per ettaro, in quest’ultimo settore si è ipotizzato di favorire uno sviluppo urbano denso e compatto, distribuito principalmente in alloggi plurifamiliari. I dodici gruppi di progettazione, tutti provenienti dalle università, hanno condiviso questa esperienza di ricerca con gli studenti, coinvolgendo i laboratori di progettazione architettonica, urbanistica e tecnologica. Le proposte sono state valutate attraverso una matrice di punteggi, generata dai seguenti criteri: indagine di contesto; qualità della rappresentazione; strategie di localizzazione; accessibilità; equilibrio tra spazio costruito e spazio verde; flessibilità della proposta; densificazione dello spazio; diversificazione dei tipi residenziali; mescolanza funzionale, funzionalità dei piani terra; modalità del trasporto pubblico; sicurezza dei pedoni e dei ciclisti; organizzazione dei parcheggi e della mobilità privata. Di seguito si riportano alcune note descrittive dei primi tre progetti classificati nel concorso. Occorre dire che il bando, per la sua attenzione a temi sociali, urbani ed ambientali votati al recupero ed alla sostenibilità, sembra più interessante dei progetti candidati, che non sembrano aver generato forme di viviendas adeguate alle aspettative in ordine ai profili di sostenibilità sociale, economica ed ambientale.

PROGETTO TERZO CLASSIFICATO. Universidad Nacional Autónoma de México con Carlos Raymundo Mejía, Luz Valeria Vega, Artemisa González, Cristian David Luna.
Il progetto propone alloggi di tre tipi diversi, due piuttosto tradizionali (simplex in aggregati orizzontali su pilastri e duplex isolati e marginali) ed uno molto interessante, definito “vivenda progresiva” (consistente in un alloggio base, aggregato in edifici residenziali più complessi, che ha la possibilità di crescere sia in altezza che in lunghezza, al mutare delle domande). Il progetto pone come principio fondativo la creazione di un centro urbano in rete con altri centri vicini. Tuttavia i contesti urbani di prossimità sono solo evocati e poco integrati ed il master plan si limita a dare soluzioni solo all’interno del perimetro di progetto messo in gioco dal bando. Più interessanti le soluzioni inerenti la gestione della viabilità (le aree parcheggio sono isolate ai margini del lotto per liberare una serena circolazione ciclopedonale al suo interno) ed il disegno della rete verde urbana, che si ramifica con forza tra l'edificato e si integra con gli orti urbani e le attrezzature sportive. Per rispondere alle questioni dell'integrazione sociale e della mescolanza funzionale i piani terra degli edifici sono stati destinati ad attività commerciali o a servizi di quartiere (quando non sostituiti da pilastri di concezione modernista).

PROGETTO SECONDO CLASSIFICATO. Instituto Tecnológico de Monterrey de Campus Monterrey con Daniel Marcelo González, Camilo Nucamendi, Alberto Payton, Carlos Guerra, Juan Carlos López.
Il progetto rappresenta il tentativo di organizzare il quartiere mediante alcuni temi classici del repertorio della sostenibilità urbana. Il primo corrisponde alle direttrici della mobilità lenta: una strada pedonale attraversa il lotto (in diagonale) offrendo continuità a tutte le aree verdi di nuova creazione, tra cui aree sportive ed orti urbani. Quest'ultimo è proprio l'oggetto del secondo tema: la creazione di un'area all’interno del lotto votata alla produzione locale di cibo. Un terzo tema afferisce alle coperture degli edifici, utilizzati come spazi verdi per la raccolta delle acque piovane. Un quarto tema è quello dello spazio pubblico: ai margini del mall esistente il progetto prevede una piccola area per accogliere un mercato rionale. Gli alloggi sono immaginati di diversi tipi e dimensioni -in generale progettati per differenti tipi di famiglie- e sono organizzati in corti, così da avere un giardino privato. Gli alloggi non offrono grandi spunti di riflessione in merito alla sostenibilità ambientale e sono progettati con una struttura a setti in calcestruzzo e logge sospese con struttura in acciaio. Da sottolineare positivamente che questa equipe non ha chiuso la propria proposta nei confini del lotto, bensì, mediante connessioni ed attraversamenti ha individuato tracce che provengono dalla scala metropolitana utili per la risoluzione di alcuni nodi progettuali.

PROGETTO PRIMO CLASSIFICATO. Universidad Nacional Autónoma de México con José Alfredo Aguilar, Yoshio Fukumori, Pablo Cruz, Iván Rincón, Jan Krist Van Herck, Adolfo Valdéz.
Il progetto primo classificato più di tutti ha saputo interpretare l’area di progetto come una parte attiva della città proponendo un “sub-centro urbano” che trascende il lotto specifico di concorso e lavora sull’idea di una “ciudad pluricéntrica”. Le scelte progettuali vanno verso due direzioni: il rapporto tra gli spazi pubblici e il centro commerciale da una parte e l’organizzazione sostenibile degli alloggi dall'altra. Per entrambe le direzioni, la strategia adottata è l’uso della vegetazione, protagonista del nuovo tessuto urbano, oggi povero di spazi pubblici attrezzati. Al fine di minimizzare l'invadente presenza del mall, alcuni filtri verdi sono stati creati in luogo di aree parcheggio esistenti. Gli spazi pubblici attrezzati per lo sport ed il commercio -misurati per dare servizio alla nuova comunità residenziale- sono protetti dalla viabilità ad alto scorrimento mediante barriere verdi, così come accade per gli alloggi più esposti. Le residenze sono organizzate in cortine edilizie in linea di quattro piani sfalsati tra di loro; le cortine non sono continue, bensì interrotte costantemente per permettere il passaggio del vento, della luce e del micro-paesaggio locale (ovvero delle aree verdi che penetrano in più parti le aree residenziali generando giardini e parcheggi pertinenziali). Molto interessanti la soluzione della mobilità pedonale e ciclabile, che riusa il tracciato dismesso della ferrovia, trasformandolo in una direttrice di connessione tra l’area di progetto ed il contesto, ed il disegno delle reti del trasporto pubblico, che entrano in gioco attivamente irrigando le aree di nuova urbanizzazione.

Fonti
“Pensar vivienda para hacer ciudad” in fivsinfonavit.com, 2013;
“Resultados Primer Concurso FIVS 2013”  in archidaily.mx, 2013;   

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