BRASILE. Dall'architettura sostenibile, una nuova dignità urbana a cura di Carlo Pozzi con Claudia Di Girolamo

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PARAISÓPOLIS_favela paulista Anália Amorim, Ciro Pirondi, Ruben Otero PDF

La città di San Paolo ha quasi un milione e mezzo di abitanti che vivono in “favelas” e approssimativamente due milioni in urbanizzazioni irregolari.
Dagli anni settanta, queste sono le aree del territorio metropolitano con maggiore crescita e dinamica, per cui la informalità e la irregolarità sono passate da eccezione a regola.
Malgrado l’insistenza nel considerare la povertà urbana come sacca eccezionale nella città, oggi la realtà ci mostra che la crescita delle aree abusive supera largamente quella delle aree regolari, fenomeno che si ripete nella maggior parte delle metropoli dell’America Latina e Centrale.
Paraisópolis, il maggiore di questi agglomerati di abitazioni irregolari della città, ha una popolazione di 80.000 abitanti, 28.000 dei quali sono minori di 14 anni.
Insediato su una topografia con declivi fino al 35%, con presenza di vari corsi d’acqua, questo agglomerato di costruzioni da uno a tre piani è paradossalmente localizzato sul limite di una delle zone di maggior valore della città: il quartiere di Morumbì.
Localizzato a sud-est del fiume Pinheiros, Morumbí è uno dei quartieri più esclusivi di San Paolo: vi coesistono case private, condomini di lusso chiusi da sofisticati sistemi di sicurezza, edifici ad appartamenti di alto livello con parchi curati e la sede del Governo dello Stato.
In pieno Morumbì, a lato di alcune di queste costruzioni, si colloca la favela di Paraisópolis.

CARATTERISTICHE DELL’AREA
1950: primi insediamenti nell’area della ‘favela’ | 1960: inizio degli insediamenti nel quartiere Morumbì | 1970-80: forte incremento dell’occupazione del suolo della favela | area occupata: 100 hás. | La densità dellla popolazione è di 590 ab./ha. contro i 30  ab./ha di Morumbì | il 60% degli alloggi sono collegati clandestinamente alla rete elettrica | il 20% di essi ha fognatura | il 50% delle strade è asfaltato | il 50% delle residenze è stata costruita da più di dieci anni | 54 ONG lavorano nell’area | vi sono 3.100 negozi | 17.000 alloggi | 80.000 abitanti | il 40% della popolazione percepisce meno di due salari mínimi | Il tempo medio per arrivare sul posto di lavoro da Paraisópolis é minore di 24 minuti | Oggi é per dimensione la seconda favela di São Paulo.

PIANO DI SVILUPPO URBANO 2010-2025
Morumbí/Paraisópolis è una caricatura di San Paolo, del Brasile e dell’America in termini più generali. E’ il paradigma di una città duplice, di due situazioni che coesistono, che collidono ignorandosi reciprocamente, pur sapendo che l’una dipende dall’altra. E’ la violenza prodotta da aberranti disuguaglianze economiche.
La favela viene letta come un tessuto “estraneo” nella città. In parte è dovuto alla sua caratteristica morfologica particolare ma anche all’insistenza di elementi di connessione tra la favela e il suo intorno, prodotto della concentrazione dei suoi abitanti e della negazione da parte dei suoi vicini.
Però il problema che più preoccupa politici e organizzazioni sociali è la presenza di costruzioni ad alto rischio di crollo: alcune perchè ubicate in zone dal declivio maggiore del 25% o in aree di inondazione; altre perchè costruite con materiali di scarto in aree a rischio o all’interno di isolati rettangolari di 100 x 200 metri, con bordi relativamente urbanizzati e passaggi di larghezza insufficiente e senza continuità.

La riurbanizzazione della favela Paraisópolis rappresenta uno dei più ambiziosi programmi della Municipalità di San Paolo.
A differenza dei progetti urbani localizzati in aree regolari, qui non sarà mai possibile ottenere un riordino a partire da una legilazione normativa, ma solo grazie alla presenza di progetti ristrutturatori. Le strade e gli ascensori che legano l’area con il resto del tessuto urbano, le strade e i corsi d’acqua nel fondovalle, le nuove attrezzature e i complessi di abitazioni daranno un nuovo ordine a questo settore urbano, integrandolo come gli altri  quartieri al tessuto della città.
L’urbanizzazione proposta punta a creare condizioni di cittadinanza per questa popolazione attraverso il miglioramento delle qualità spazili dell’area: si vuole inoltre assicurare le necessarie connessioni tra il quartiere e le aree limitrofe, garantendo una reale integrazione fisica e sociale.
La proposta è specifica e consiste nella introduzione di una struttura che si sovrappone a quella esistente, stabilendo un contrappunto che allo stesso tempo stimola e dà senso a un nuovo ordine, senza distruggere quello esistente. Questa nuova struttura è composta da varie soluzioni strutturali che poggiano sulla situazione geografica (topografica e idrografica) e su quella morfologica esistente e creano nuove relazioni e identità.
Il progetto elaborato nel 2009 ha la particolarità di inserirsi nel processo di riurbanizzazione dell’area promosso da parte della Municipalità di São Paulo già da alcuni anni. In tal senso le premesse del progetto hanno dovuto considerare questa circostanza e adattare alcuni obiettivi e strategie agli avanzamenti dei lavori nelle diverse aree.
Il piano di sviluppo urbano propone un modello di sviluppo armonico che tenga in considerazione le caratteristiche e le particolarità dell’area sui temi delle infrastrutture, attrezzature, spazi pubblici e abitazione.
Il disegno auspicabile per Paraisópolis è strutturato in tre assi basici: le acque, la mobilità, l’abitazione. Tutto connesso a favore della costruzione di recinti capaci di strutturare la convivenza come dimensione essenziale del disegno urbano. Il processo multidisciplinare, a partire dalla comprensione dei desideri della popolazione, é disegnato e espresso in un testo di orientamento del piano direttore.
Le acque, come bene primario tra i più validi nel prossimo futuro, sono intese anche come elemento per il tempo libero e per l’educazione.
Il più possibile saranno proposte in forma di piccole piscine e luoghi di contemplazione, propiziando un aumento del rapporto diretto della popolazione con acque limpide.
Per incentivare il conferimento dello scarico domestico nella rete pubblica, prevediamo un kit che realizza il legame delle tubature interne di ogni casa con la rete.
La qualità dell’acqua é anche migliorata dalla raccolta e dalla gestione della spazzatura dell’area. La proposta prevede la raccolta giornaliera della spazzatura di tutta Paraisópolis per mezzo di camioncini elettrici che porteranno la spazzatura nella Centrale di Triagem di Paraisópolis. L’immondizia organica sarà portata al servizio di compostaggio mentre quella non riciclabile sarà conferita all’interramento sanitario.

La mobilità
A causa della topografia accidentata, che in vari punti dell’area rende difficile la cricolazione interna di Paraisópolis, è stato adottato un sistema di ascensori, installati in punti strategici, creando spazi di incontro e servizio ai loro ingressi. Questi ascensori saranno integrati al sistema di trasporti urbani in modo da non gravare la popolazione locale e assicurarne la manutenzione. Ciclovie interconnesse con l’intorno, rampe motorizzate e percorsi lastricati più generose favoriscono e incentivano il caminare in aree ombreggiate con panchine per riposare. Le auto circolano nel sistema stradale esistente, reso domestico con tre opzioni di fermata: carico e scarico; sistema in elevazione utilizzando piccoli terreni; quattro grandi edificazioni per il parcheggio localizzate in aree di facile accesso (con soluzioni reversibili per future abitazioni). Nella sede stradale non è possibile parcheggiare. L’area utilizzata prima a tal fine viene trasformata in percorsi lastricati, piantando alberi, installando panchine, favorendo incontri.
Vie, ciclovie e nuovi percorsi lastricati sono connnesse all’intorno esistente, evitando così la segregazione e l’isolamento tanto usuali in aree di questo tipo.
L’abitazione
Se è vero che essa non inizia e non termina sulla sua porta, esistono altre dimensioni simboliche del rifugio come protezione e identità, che valorizziamo nel nostro progetto. Con una densità molto superiore a quella delle grandi metropoli, abbiamo proposto alternative puntuali, mantenendo l’insediamento il più possibile nella sua configurazione attuale (5% di demolizioni).
La costruzione del vuoto é una priorità in un’area carente di spazi aperti. Quando il disegno lo permette, alcune demolizioni sono realizzate nel cuore degli isolati e vengono realizzate piccole piazze, impiantando nuovi edifici - con un sistema costruttivo pre-industrializzato in blocchi ceramici, già utilizzati dalla popolazione locale – rimandando l’abitante alla sua località di origine.  I nuovi appartamenti sono di  50 metri quadri con tre o quattro livelli e três, utilizando quando possibile la copertura per il tempo libero e stendere i panni, uso abituale di tutta la popolazione.
In situazioni più dense, vengono proposti “patii privati” tra  quattro o più case, in modo da arieggiare l’isolato. Affinchè la ventilazione e l’illuminazione non raggiungano il minor indice accettabile, verranno messi in opera “camini” industrializzati per una ventilazione incrociata.

Parole chiave
Favela; Urbanizzazione; Progetto urbano; Infrastruttura urbana; Case di interesse sociale
L’articolazione tra forma urbana e la geografia,  per valorizzare le specificità del sito, il recupero e miglioramento ambientale, l’integrazione dell’area nella regione, la generazione di una identità urbana propria, saranno i fili conduttori della nostra riflessione progettuale relativa al Piano Direttore per Paraisópolis.