La rivista Turrisbabel nasce nel 1985 come Notiziario dell’Ordine degli Architetti della provincia di Bolzano per iniziativa di Silvano Bassetti.
Negli ultimi anni, grazie anche all’impegno di una redazione qualificata e culturalmente attiva, quello che di solito è un semplice bollettino per gli iscritti all’Ordine ha assunto la veste e il ruolo di una rivista di architettura vera e propria (così come era nelle intenzioni del suo fondatore).
La mission è quella di risvegliare l’interesse per l’architettura non solo tra gli “addetti ai lavori”, ma di creare un dibattito culturale ed interdisciplinare intorno ai temi trattati.
La rivista, infatti non si occupa soltanto di tematiche inerenti l'architettura dell'Alto Adige - e più in generale dell'arco alpino - con l'intento di documentarne l'evoluzione, ma attraverso un’accurata selezione di temi e progetti restituisce un punto di vista chiaro su alcune questioni “calde” che coinvolgono oggi la nostra disciplina.
L’obiettivo è quello di rilanciare su tutto il territorio nazionale il dibattito sull’architettura in Alto Adige e di promuovere la divulgazione di una buona progettazione, cosciente delle implicazioni socio economiche ed ambientali che essa comporta. Il contesto da cui partono tali riflessioni è quello specifico delle Alpi, ma lo sguardo si allarga fino a coinvolgere in maniera più generale i temi della qualità dell’architettura contemporanea e della sua sensibilità al paesaggio.
Turrisbabel ha carattere monografico. Accanto a temi più propriamente legati all’architettura alpina – cfr. il numero 82 della rivista “Costruire in pendenza” – o a numeri dedicati a città specifiche – cfr. il numero 83 su Trento -, essa affronta anche questioni più trasversali legate al significato che la nostra professione ha assunto oggi. In questo senso è particolarmente interessante, ad esempio, l’attenzione dedicata alla questione dei concorsi, a cui sono stati dedicati diversi numeri. In particolare, nel numero di Aprile 2011 attraverso l’editoriale del direttore Carlo Calderan, viene fatto un resoconto dettagliato sull’investimento intellettuale ed economico che gli architetti hanno compiuto per partecipare ai concorsi banditi negli ultimi anni in Alto Adige. In provincia di Bolzano – dove, direbbe qualcuno, almeno i concorsi si fanno - negli ultimi 10 anni “per scegliere come realizzare 82 edifici è stato necessario elaborare 3049 progetti, impegnando non meno di mezzo milione di ore di lavoro per un controvalore economico quantificabile in circa 35 milioni di euro”, a fronte di onorari ben meno sostanziosi, soprattutto se si considera che di questi 82 concorsi 24 non si sono conclusi con la realizzazione del progetto vincitore.
In realtà non si è trattato di un semplice censimento, ma di un’occasione per accendere un riflettore su un tema attuale e controverso come quello dei concorsi. È con queste modalità che la rivista diventa un vero e proprio catalizzatore di cultura oltre che uno strumento di divulgazione.
Turrisbabel non è il bollettino che gli architetti iscritti ad un qualsiasi Ordine ricevono e spesso archiviano con distrazione, ma la rivista che tutti, architetti e non, vorrebbero avere nelle loro librerie.