Trentino Alto Adige. Una regione sostenibile a cura di Pino Scaglione, Chiara Rizzi, Stefania Staniscia con Edoardo Zanchini

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Rifiuti: da problema a risorsa, il caso della discarica di Zuclo (Unitn TALL/GreenTrenDesign). Monica Moresco PDF

LABORATORIO TALL (Trentino Alto Adige Advanced Landscape Design Lab)
E GREENTRENDESIGN FACTORY SRL
COORDINAMENTO SCIENTIFICO – PROGETTUALE: PROF. ARCH. PINO SCAGLIONE

Bersaglio, Zuclo, Comunità delle Giudicarie: un’area imponente che tra pochi anni terminerà la sua funzione di discarica e per la quale si stanno studiando le possibilità di trasformazione, secondo un approccio a tutto campo, che, partendo dalla conoscenza del territorio, sviluppa un “riciclaggio” urbano attento all’integrazione col paesaggio, nell’ottica di una necessaria sensibilità ecologica che coinvolga anche la comunità.
Non solo una messa in sicurezza dell’area, ma un vero e proprio progetto che la trasformi da luogo inospitale a risorsa, una collina rigenerata e rivegetata che diventerà un punto privilegiato per l’osservazione del paesaggio e l’educazione ambientale, un giardino collettivo che sarà luogo d’incontro e di scambio, un centro sperimentale di sensibilizzazione al riuso ed al riciclo, oltre che al corretto uso del territorio. Si tratterà di un luogo d’educazione e sperimentazione nella natura e con la natura, in cui trasmettere, attraverso eventi, esperienze didattiche ed attività, il valore del territorio e l’importanza di un corretto comportamento per la sua salvaguardia, in cui lavorare, inoltre, sulla riconnessione e ricucitura con la forte naturalità del bosco circostante, evidentemente fratturato dalla presenza della discarica.
Sull’esempio delle numerose esperienze fatte in ambito internazionale, da New York a Barcellona, in cui grandi discariche sono state trasformate in aree dedicate alla socializzazione, all’intrattenimento ed all’educazione, si potrà sperimentare per trasformare un problema in risorsa, utilizzando la discarica per ripensare non solo il suo limite definito, ma anche il paesaggio circostante, fino alla riconquista dell’ambito fluviale ed alla creazione di nuovi percorsi ciclabili e pedonali di collegamento con gli abitati circostanti.
La proposta di riqualificazione, per essere sviluppata al meglio delle sue opportunità, dovrà essere oggetto di un percorso di progettazione partecipata, con il coinvolgimento, determinante per la buona riuscita del progetto, della partecipazione attiva dei cittadini, secondo un’esperienza sociale continua e duratura, fino alla gestione del luogo stesso, per promuovere la cultura del fare, liberando la creatività delle persone, imparando a vedere il paesaggio come un luogo di tutti e non di nessuno.