Trentino Alto Adige. Una regione sostenibile a cura di Pino Scaglione, Chiara Rizzi, Stefania Staniscia con Edoardo Zanchini

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La nuova ferrovia ad Alta Capacitá nel paesaggio del Trentino. Monica MorescoPDF

Tratte di completamento ferroviario “Finestra Acquaviva” e “Finestra Marco-Serravalle”
Territorio della provincia di Trento, inserite nel progetto di potenziamento della Linea di accesso Sud alla Galleria del Brennero, sull’asse ferroviario Monaco – Verona

Architetti: Giulio Andreolli Studio

Infrastruttura e paesaggio, artificio e natura, sono elementi di un unico processo, devono sovrapporsi, fondersi con delicatezza, creando un insieme di relazioni volte a valorizzare il territorio, a dare identità ai luoghi. Questo si rispecchia nel contributo architettonico e paesaggistico del potenziamento ferroviario riguardante le tratte della provincia di Trento, nel distretto di Rovereto. Le zone di Marco - Serravalle ed Acquaviva sono caratterizzate da particolare delicatezza ambientale e pregevolezza del paesaggio rurale. Creazione di nuovi spazi di relazione, conferimento di appropriate funzioni alle aree deboli, recupero della biodiversità, ristrutturazioni rurali e risarcimenti ambientali: queste le linee guida per dare soluzioni coerenti a siti poco favorevoli. Gli assetti dei luoghi sono modificati nel modo più contenuto possibile, seguendo e ripristinando la loro identità, lavorando soprattutto con sistemazioni a terrapieno ed a verde, secondo le linee guida dettate dal territorio stesso. Anche agli imbocchi delle gallerie, dove le opere d’ingegneria sono effettivamente necessarie, prevale la forte caratterizzazione territoriale, volta a richiamare le peculiarità tipiche del territorio in cui s’inseriscono. Lo stesso vale per le protezioni acustiche che, oltre ad essere oggetti fonoassorbenti, reinventano le tipologie rurali e diventano dispositivi di tutela e raccordo ambientale, richiamando le figure generate dall’intreccio dei pergolati, immagini che creano coesione tra natura ed artificio.

(scheda pubblicata su Ottagono n.252, luglio-agosto 2012, articolo “La Alpi com via strategica possibile”)