“L’area oggetto di questo Masterplan, si trova, ad eccezione dell’area occupata dall’attuale Istituto Veronesi e da Piazzale Orsi, sul lato ovest della città di Rovereto, al di là della ferrovia, fra i due quartieri di San Giorgio e Borgo Sacco, che rappresentano rispettivamente i limiti nord e sud dell’intervento. Ad ovest il comparto confi na con un’area agricola di pregio, appartenente all’azienda vinicola Bossi Fedrigotti, che proporziona un valore aggiunto dal punto di vista paesaggistico a questa parte di città. L’area attualmente occupata dall’Istituto Veronesi insieme al parco di Piazzale Orsi, a ridosso di Corso Rosmini - asse ottocentesco che connette il centro storico di Rovereto alla stazione ferroviaria - definiscono il limite est facendo da cerniera fra la città consolidata e gli spazi ferroviari. Per quanto riguarda i collegamenti viari, l’ambito è caratterizzato principalmente da una viabilità unicamente orientata in direzione nord - sud. Verso est è infatti attraversato dalla Statale del Brennero, parallela alla linea ferroviaria, che rafforza ulteriormente la frattura causata dal passaggio del treno. Verso ovest, al di lá della ferrovia, l’accessibilità all’ambito è invece garantita da due principali vie d’accesso, via Zeni ad est e via Unione ad ovest, strade che creano una viabilità ad anello intorno all’area e non direttamente collegate fra loro. Al Polo Tecnologico attuale si accede soltanto attraverso via Zeni, asse piuttosto destrutturato, che corre parallelo allo scalo merci ferroviario, che in breve verrà spostato a Mori, a sud di Rovereto.
In relazione all’attuale uso del suolo che si trova all’interno dell’ambito, si può affermare che la maggior parte dell’area è occupata dalle industrie ex-Pirelli, oggi sede di Trentino Sviluppo, dall’area ferroviaria e dall’area di deposito delle autocorriere in via Pedroni e via Macello. Solo una minima porzione risulta occupata da servizi pubblici. I principali usi esistenti del suolo urbano sono quindi, ad eccezione dell’Istituto Veronesi, principalmente destinati all’industria ed ai trasporti. Trasformare l’areale ferroviario coinvolgendo anche una serie di aree limitrofe come Piazzale Orsi e l’area trasporti di via Pedroni e via Macello, rappresenta a livello urbano un intervento altamente strategico e riqualificante per l’intera città.
Recuperare e rivitalizzare quest’area attualmente isolata dalla città storica per il passaggio della linea ferroviaria del Brennero e quindi di difficile accessibilità, significa integrarla alla struttura urbana della città, ricucendo inoltre anche l’antico Borgo Sacco con il quartiere di San Giorgio. Il nuovo Polo d’eccellenza della produzione, formazione e ricerca lungo via Zeni dovrà non solo riutilizzerà l’area produttiva attuale, ma trasformarla in una parte integrante della città.
Il progetto per l’“Areale Ferroviario” – intendendo qualcosa in più del solo Polo della Meccatronica- ha quindi come obiettivo la trasformazione di un antico enclave industriale, sul lato ovest della ferrovia, in una nuova area urbana intimamente connessa alla città di Rovereto.
Le linee guida tracciate in questo Masterplan daranno forma ad una struttura che rispondendo alle condizioni del contesto, apporterà alla città nuovi elementi di centralità –non solo derivati dalle nuove funzioni ma anche per come si costruirà l’immagine di queste nuove funzioni – che dinamizzeranno questa parte di città e costituiranno un legame duraturo tra la Rovereto attuale e quella futura.
Lo sviluppo del progetto ha portato alla luce quattro principali temi di intervento che stanno alla base delle riflessioni urbanistiche tracciate nel Masterplan:
La trasformazione di un’area produttiva in un nuovo spazio aperto alla città
Il nuovo comparto del Polo della Meccatronica si strutturerà attorno ad un nuovo asse urbano pubblico, ciclo-pedonale-carrabile che collegherà via Zeni con via Unione. In questo modo un’area fino ad ora preclusa alla città si trasformerà in un nuovo spazio urbano pubblico e sarà fruibile non solo dagli studenti e dai lavoratori del Polo, ma dall’intera popolazione. A questo principale asse verde si agganceranno due grandi spazi pubblici verdi, il Parco produttivo e il Parco scolastico, attorno al quale si strutturerà il costruito, ovvero le future aree scolastiche e produttive. Spostando la circolazione di servizio ai bordi del comparto gli ampli spazi verdi intorno ai quali si realizzeranno gli edifici si potranno liberare da ogni tipo di circolazione carrabile.
La strutturazione di via Zeni come nuovo asse urbano, porta d’accesso al nuovo Polo d’eccellenza.
Via Zeni, attualmente unico accesso al Polo Tecnologico, con la trasformazione dell’area in nuova centralità urbana diventerà la sua porta d’accesso. Questa sua nuova definizione porta a ripensare l’asse di transito come asse urbano, definendo i suoi bordi come facciate urbane e trasformando la strada in uno spazio pubblico denso di attività. Il suo carattere urbano verrà rafforzato anche dallo sbarco dei nuovi sottopassaggi ferroviari ciclo-pedonali, collegamenti fra Corso Rosmini e il Boulevard urbano.
La creazione di un nuovo polo di trasporti intermodale.
La possibilità di concentrare tutte le modalità di trasporto – Ferrovie, Autocorriere e Parcheggio intermodale - all’interno di un’area compatta e in vicinanza della Stazione Ferroviaria permetterà di creare un efficiente e sostenibile sistema di trasporti pubblici non solo per la Città di Rovereto ma per l’intera Vallagarina. Disponendo il parcheggio d’attestamento al di sotto della Stazione Autobus, sul lotto dell’ex Scuola Veronesi, si incentiverà l’utilizzo dei sistemi di trasporto pubblico oltre che preservare il parco urbano di Piazzale Orsi.
Il completamento del tessuto urbano di San Giorgio.
Trasformare l’ex deposito Autocorriere di Trentino Trasporti in una nuova area residenziale consentirà portare urbanità al quartiere di San Giorgio oltre a dar forma al tessuto edificato attualmente frammentato. Gli abitanti del nuovo quartiere residenziale si affacceranno su giardini pubblici e potranno raggiungere i parchi del polo attraverso una serie di percorsi ciclopedonali rafforzando il carattere di permeabilità che si vuole dare all’area residenziale”.
Principi progettuali.
L’idea cardine del Masterplan, che sta alla base del progetto del nuovo Polo della Meccatronica è possibile identificarla nella volontà di costruire un sistema urbano integrato tra formazione e produzione - assi centrali del futuro polo - ma al contempo aperto alla città e capace di contribuire all’arricchimento degli spazi pubblici limitrofi.
Sulla base di quest’idea generale, si potrebbero declinare in questo modo gli obiettivi puntuali perseguiti dal progetto:
- Sviluppare il comparto est della Ferrovia come parte integrante della città e in continuità con la sua struttura, ma riconoscibile come una nuovo ed innovativo ambito urbano.
- Privilegiare gli spazi verdi come elementi strutturanti dello spazio pubblico.
- Offrire una soluzione realista, funzionale e sostenibile al sistema del trasporto pubblico.
-Tracciare le basi per un progetto urbano che favorisca l’impiego di criteri di sostenibilità ambientale su tutti i livelli: urbano, architettonico, viabilistico, paesaggistico, ecc.
-Creare un nuovo polo produttivo e formativo integrato con i nuovi spazi pubblici intesi come ambiti cardinali per l’apertura del polo alla città.
-Connettere la città di Rovereto al nuovo quartiere del Polo della Meccatronica attraverso una serie
di sottopassaggi e spazi aperti
-Pianificare un Masterplan ambizioso e realista al contempo. Dar forma ad una proposta urbana chiara, precisa ed unitaria che però può essere messa in opera attraverso una sequenza di fasi progettuali estremamente chiare e delimitate - spazialmente e temporalmente - in modo da poter graduare la trasformazione del comparto nel tempo ed in funzione delle risorse economiche disponibili.