Tesi di laurea sulla ricostruzione a L’Aquila
Rosa Marina Donolo
Con questa ricerca si vuole provare a definire quali siano state le esperienze e i contributi dell’Università dell’Aquila sul tema della ricostruzione dopo il sisma del 2009, in considerazione dell’obiettivo di EcoWebTown “di trarre le conclusioni delle numerose esperienze fatte per la ricostruzione nel post terremoto del 2009 a L’Aquila”. Le tesi di laurea spesso presentano casi di studio reali che possono e devono essere valorizzati, sia singolarmente, sia, come in questo caso, nel loro insieme. In questo senso possono offrire un quadro di riferimento dei prodotti di ricerca degli studenti e consentono di tracciare l’evoluzione negli anni delle linee di ricerca dei diversi dipartimenti. In particolare nel caso dell’Università aquilana, è interessante seguire l’evoluzione degli argomenti delle tesi di laurea sul tema ricostruzione, in quanto appare un punto di rottura recente nella serie storica dei dati, ovvero c’è un “prima del sisma” e un “dopo il sisma”. Inoltre l’Università dell’Aquila è un osservatorio in una posizione strategica ed è un laboratorio privilegiato rispetto ad altre Università per quanto riguarda i temi di ricerca collegati ai terremoti, non solo dal punto di vista urbanistico e socio-economico, ma anche ingegneristico, geotecnico, geologico, fisico. I vantaggi di analizzare le tesi di laurea sono riconducibili principalmente a:
- La possibilità di raggruppare tesi collegate tra loro e/o appartenenti allo stesso progetto di ricerca, ciò che consente di individuare e ricostruire “a ritroso” il panorama delle ricerche e l’evoluzione dei percorsi di studio nell’ambito di specifici progetti di ricerca.
- La possibilità di far emergere, tramite opportune statistiche e analisi critiche, il grande impegno degli studenti nella raccolta dei dati ed il loro impegno, con il vantaggio di avere un punto di vista diverso ovvero quello di giovani studiosi, guidati da docenti esperti.
- La possibilità di trasformare i prodotti di ricerca di un’istituzione accademica da strumento di esercizio didattico ad archivio utile per raccolta fonti, costruzione di bibliografie, citazioni in letteratura.
- La possibilità di collocare il contributo di questo archivio rispetto a contributi analoghi di altre università ed enti di ricerca nello stesso periodo.
- La possibilità di trasformare un database di prodotti teorici della ricerca in indicatori di interesse scientifico utilizzabili per fornire indicazioni di priorità di interessi ai fini dei progetti operativi, rinforzando così il possibile impatto delle università nella gestione e trasformazione del territorio. In questo modo può emergere anche il potenziale di attuazione e di applicazione dei modelli proposti nelle tesi di laurea.
L’imparzialità e la replicabilità della metodologia di ricognizione delle tesi è uno strumento facilmente replicabile e le statistiche che ne derivano sono valutabili oggettivamente. Emergono peraltro anche alcune criticità:
- Per realizzare la rassegna è stato utilizzato UniTesiAQ, l’archivio digitale delle tesi di laurea dell’Università dell’Aquila, disponibile al link: https://tesionline.univaq.it/ che va dall’a.a. 2018-2019 all’a.a. 2021-2022. La consistenza di dati appare insoddisfacente, poiché non consente di tracciare un panorama completo delle tesi, ma solo quello a distanza di 10 anni dal sisma del 2009. Soprattutto non consente di tracciare l’incremento di tesi sul tema ricostruzione che si è registrato a valle dell’evento. Inoltre vi è una difficoltà di ricostruire un filo conduttore tra i percorsi di ricerca delineati nell’ambito di progetti di ricerca.
- Inoltre utilizzare l’archivio delle tesi di laurea presenta dei limiti soprattutto per il fatto che l’eterogeneità dei temi specifici, dei metodi, degli autori e dei relatori, ha ripercussioni in termini di sistematicità e di confrontabilità delle tesi. L’eterogeneità non consente un’analisi che presenti una conformità costante a criteri determinati ; tuttavia è possibile mettere in relazione le tesi le une con le altre, sia nello stesso anno accademico sia confrontandole con tesi di anni precedenti o successivi.
- Infine da una prima analisi della letteratura disponibile online non è stato possibile avvalersi di altre rassegne sul patrimonio delle tesi di laurea riguardanti la ricostruzione post-sisma, presso l’Università dell’Aquila. Questo è un punto critico delicato, ma va evidenziato. Peraltro va ricordato un progetto dell’Università dell’Aquila con un obiettivo simile a quello di questo numero 25 della rivista EcoWebTown, ovvero di raccogliere i contributi per la ricostruzione post-sisma. Si tratta del progetto “Territori Aperti” finalizzato alla istituzione di un “Centro di documentazione, formazione e ricerca per la ricostruzione e la ripresa dei territori colpititi da calamità naturali”, consultabile al link: https://territoriaperti.univaq.it/.
Di seguito si riporta la struttura della scheda utilizzata nell’archivio UniTesiAQ, l’archivio digitale delle tesi di laurea. Si è deciso di prendere in considerazione solo le tesi redatte con relatori dei dipartimenti del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale (DICEAA) e con il Dipartimento di Ingegneria industriale e dell’informazione e di Economia (DIIIE); e di considerare inoltre solo le tesi di Laurea triennali, specialistiche e magistrali sul tema della ricostruzione post-sisma. Il file con l’elenco completo delle tesi selezionate utilizzando come filtro le parole chiave “Ricostruzione e sisma” è disponibile come appendice a questo testo.
Tabella 1: struttura della scheda tesi utilizzata nell’archivio digitale UniTesiAQ.
Alcune considerazioni conclusive di questa prima fase di ricognizione delle tesi di laurea dell’Università dell’Aquila:
- E’emerso un panorama abbastanza ricco e variegato. Tuttavia, nelle condizioni attuali, è risultato più impegnativo del previsto ricostruire le varie linee di ricerca, individuare collaborazioni e le interazioni tra diverse competenze senza disporre di una adeguata conoscenza del contesto ovvero dei piani di ricerca e dei progetti di ricerca da cui scaturiscono gli argomenti delle tesi.
- Molte tesi riguardano il rapporto tra il centro e le periferie dell’Aquila. Considerando la struttura policentrica dell’Aquila dove il centro storico era inizialmente baricentrico rispetto a poli satelliti, emerge tra gli effetti del sisma un passaggio dalla “diffusione insediativa” alla “città diffusa”, che si è andata consolidando dopo il terremoto. In particolare si segnala una tesi di laurea magistrale del 2020 di Federica Frattura afferente al DICEAA (relatore prof. Donato Di Ludovico e correlatore Federico Eugeni) relativa ai progetti di ricostruzione del centro storico dell’Aquila, dal titolo “Progetto della città pubblica dell'Aquila post-sisma”, in cui si descrive il centro storico come "un luogo scomodo", per l’alternarsi di abbattimenti e ricostruzioni di edifici, con la continua ricerca di nuovi percorsi dovuta all’interruzione di strade e vicoli, e con un continuo cambiamento dell’assetto della città e per la carenza di servizi. La proposta della tesi di laurea per rendere il centro storico più attrattivo, pur non volendo richiamare la suddivisione della città nei Quattro quarti, è di suddividere il centro in quattro aree: “la città delle famiglie, la città universitaria, la città del sociale e la città amministrativa".
A meno di ulteriori evidenze immediate provenienti dai singoli lavori, la ricognizione sulle tesi di Laurea dell’Università de L’Aquila dovrebbe continuare effettuando almeno due ulteriori passaggi:
- continuando il lavoro di ricerca tesi negli archivi delle biblioteche dei vari dipartimenti dal 2000 al 2009 e dal 2009 al 2018;
- programmando un confronto con alcuni dei relatori delle tesi e con i direttori dei Dipartimenti maggiormente coinvolti.