Tra intenzioni e risultati. Ledo Prato |
Consulto informale per la costruzione di case ecologiche monofamiliari localizzate nel paesaggio italiano:
ECO_LUOGHI 2011
Società, Ambiente e Paesaggio sono i grandi temi del confronto etico, economico e politico del “dopo crisi”. La cultura del progetto architettonico non può rimanere insensibile a questi problemi e dovrà provvedere a cambiamenti profondi.
In pochissimi anni la crisi globale ha fatto maturare un senso diverso dei valori sociali ed economici modificando gli obiettivi del mutamento.
Si tratta di una trasformazione epocale che parte dal basso. Procede per obiettivi di qualità della vita, pratiche auto organizzate e strategie di sopravvivenza. I protagonisti di questa impresa culturale siamo noi cittadini, consumatori, risparmiatori. Mangiamo prodotti dell’agricoltura biologica e facciamo la raccolta differenziata. Preferiamo i mezzi di trasporto pubblico o la bicicletta. Siamo attratti dalle auto a emissioni zero e non più da quelle grandi e lussuose ad alto consumo. Ci piacciono le case bioclimatiche e non gli edifici ad elevati consumi energetici. Vogliamo opere pubbliche sostenibili e sensibili al paesaggio. Guardiamo con crescente diffidenza alle politiche urbane griffate dallo star system che spesso generano maggiori costi.
Se la fine del novecento è stata caratterizzata dalla tensione metropolitana ovvero dall’idea di metropoli come condizione di efficienza e obiettivo di qualità dello sviluppo urbano, oggi non è più così.
Allo stato attuale, l’espansione demografica è incontrollabile al pari di quella urbana.
Anche in Italia le città sono esplose. Il rapporto diretto tra attività e luoghi di residenza non è più una condizione necessaria. Le città tendono a perdere una connotazione fisica definita per assumere la dimensione fluida di campi di relazioni. Diminuisce la necessità del territorio, inteso come spazio in cui muoversi e comunicare, aumenta la domanda di “sicurezza” rispetto alla dimensione del rischio ambientale e aumenta sensibilmente il bisogno di paesaggi in cui vivere e riconoscersi. La recente crisi economica ed energetica sta cambiando in maniera decisiva il modo di pensare il futuro e le sue forme. Si tratta di questioni che toccano direttamente le vite dei cittadini e aprono ad un progetto architettonico di tipo diverso.
Per gli architetti e gli ingegneri questo significa proporre temi differenti per il progetto e una concezione radicale che fa appartenere ai paradigmi dell’ecologia, della sostenibilità e della sensibilità paesaggistica, ogni decisione, ogni materiale e ogni azione progettuale. Nella realtà della costruzione tutto questo diventa forma, una forma che però può esprimere prestazioni e significati nuovi.
Il progetto ecologico, sostenibile e sensibile al paesaggio mette in discussione i ruoli e i tipi. Non esprime la forma architettonica in sé, ma mette in forma i processi e il senso - non solo gli elementi fisici e materiali, ma anche i modi d’uso, le economie, i significati, le storie, ecc … - e i materiali dell’architettura possono cambiare o assumere significati diversi nel passaggio da sistemi di misura a sistemi di valore per un’architettura ecologica, sostenibile e sensibile al paesaggio.
Ambiente e Paesaggio sono i grandi paradigmi del nuovo millennio
Il mondo dell’economia e quello della ricerca stanno dimostrando sensibilità e capacità di innovazione e cambiamento. Allo stesso modo occorre promuovere trasformazioni profonde nelle pratiche della progettazione architettonica e ingegneristica, in quelle della costruzione. Occorre concepire modi di abitare diversi e costruzioni ecologiche che li possano realizzare. Servono architetture in grado di contrastare in maniera significativa l’emergenza ambientale, profondamente legate al contesto, consapevoli e rispettose dei valori di paesaggio. Opere che, in definitiva, rendano il cambiamento sostenibile sia dal punto di vista sociale, che economico, paesaggistico e ambientale.
A questo fine il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, in collaborazione e con l’assistenza tecnica dell’Associazione Mecenate 90, ha promosso un consulto informale tra ingegneri e architetti per l’ideazione di ECO_LUOGHI per l’abitare sostenibile nel paesaggio italiano.
E’ stato chiesto di progettare e realizzare un modello di casa ecologica monofamilare da 45 mq di superficie utileconcepita per abitare un luogo particolare o generico del paesaggio italiano. La costruzione doveva rispettare i parametri di sostenibilità in classe energetica A, ma doveva anche esprimere specifici criteri di sensibilità paesaggistica relativi al contesto scelto dall’autore. In altri termini il paesaggio assumeva il carattere di “fonte di ispirazione” per la progettazione architettonica. Non più quindi una progettazione svincolata dal contesto.
Attraverso il consulto il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare ha inteso proporre in maniera concreta il tema della sostenibilità e della bellezza delle nuove costruzioni insieme a quello dell’innovazione tecnologica coniugata con la sensibilità per la valorizzazione del patrimonio paesaggistico e ambientale del Paese.
Il consulto informale si è rivolto sia ai progettisti esperti che ai più giovani.
5 progettisti per categoria (senior e junior) sono stati scelti da una giuria di 5 esperti di chiara fama nei campi dell’urbanistica, del paesaggismo, dei beni culturali, dell’ambiente, dell’architettura.
La giuria dei 5 esperti ha assegnato il “Bollino di ECO_LUOGO”, come marchio del MINISTERO AMBIENTE, DELLA TUTELA DEL TERRIOTORIO E DEL MARE, ai progettisti scelti e alle imprese che realizzeranno il modello e rispettato i parametri ambientali e paesaggistici. Un “bollino” che intende promuovere presso il pubblico degli utenti pubblici e privati, la progettazione, le soluzioni tecniche, i materiali, la capacità imprenditoriale che rendono queste case un esempio virtuoso per lo sviluppo del settore. Non si è trattato quindi solo di un Consulto finalizzato a sostenere e incoraggiare una progettazione architettonica coniugata con l’innovazione tecnologica, il risparmio energetico, il rispetto del paesaggio, la qualità edilizia in funzione della sostenibilità ambientale e paesaggistica. Ai progettisti vincitori, sin dalla promulgazione del Consulto, è stato chiesto di collegarsi con imprese italiane perché si potessero realizzare 10 prototipi riferiti ai progetti selezionati. Lo scopo è chiaro: favorire lo sviluppo dell’imprenditoria italiana in un settore in cui, in questi anni, hanno preso il sopravvento imprese prevalentemente del centro e del nord dell’Europa. I 10 prototipi saranno esposti in una Mostra che si terrà negli spazi del Museo Maxxi a Roma a partire dal prossimo mese di giugno. I visitatori diventeranno una grande giuria popolare che decreterà il progetto più apprezzato dal pubblico. E durante la Mostra saranno organizzati convegni ed eventi allo scopo di promuovere ed approfondire le tematiche relative all’ecosostenibilità, alla valorizzazione del paesaggio, al ruolo delle imprese e dei progettisti.
L’Associazione Mecenate 90, che da oltre 20 anni si occupa della valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico dell’Italia, con il Progetto “Eco_Luoghi 2011” ha voluto dare concretezza ad alcuni dei temi sollevati con il Manifesto “Italia, Paese della Cultura e della Bellezza” promosso nel 2008 insieme con la Fondazione Rosselli. Una piattaforma di idee, proposte e progetti, condivisi da molte centinaia di imprenditori, uomini e donne della cultura, economisti, architetti, ingegneri, docenti universitari, rappresentanti delle istituzioni, cittadini. In una fase difficile per l’Italia, e per molti paesi europei e d’oltre oceano, occorre moltiplicare gli sforzi, incoraggiare l’impegno di tutti perché le migliori risorse, i tratti distintivi che hanno fatto dell’Italia un grande Paese, trovino nuove occasioni ed opportunità per guardare con fiducia al futuro. Per rilanciare le capacità innovative non servono solo grandi progetti ma anche buone idee che trovano applicazione in piccoli progetti. Diceva Shih-t’ao, 1641-c.1670: “Per lontano che andiate, per quanto in alto saliate, vi occorre cominciare con un semplice passo”.
*Segretario generale Mecenate 90
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