Quattro Comuni montani delle Alpi Carniche in modo del tutto spontaneo si sono coordinati per avviare un progetto di riqualificazione ambientale che coinvolge e connette le aree degradate a fondovalle, le aree di maggior pregio in quota e le attrezzature pubbliche dei paesi. Questi Comuni hanno dunque avviato spontaneamente un processo di recupero ambientale scegliendo la strada della condivisione e cooperazione. Scelta che si è concretizzata nell'approvazione del Parco Intercomunale delle Colline Carniche e nell'avvio di un percorso che si è ampliato nel tempo e nello spazio, che ha portato alla messa a punto di una serie di operazioni concrete di manutenzione di spazi aperti, di recupero di luoghi abbandonati e miglioramento dei servizi per le comunità locali. Attingendo a diverse forme di finanziamento e tramite il coinvolgimento di diverse associazioni locali sono stati effettuati lavori di sfalcio, pulizia e recupero di aree in corso di rimboschimento, ripristino di percorsi, ampliamento e riqualificazione delle attrezzature, dando un valore e un senso più ampio al tema della cura del paesaggio e dello sviluppo turistico. Parallelamente l’intervento ha fatto emergere i connotati identitari del territorio: una ricca presenza di tracce della storia e una sequenza di paesaggi differenti che ruotano intorno al territorio del Tagliamento, uno dei principali fiumi che attraversano le Alpi verso il Mediterraneo, la cui riva destra è aspra e inabitata mentre la riva sinistra è stata rimodellata nel tempo dando luogo ad un paesaggio collinare con corsi d'acqua di diversa ampiezza e numerosi piccoli nuclei. La rete dei percorsi collega i diversi paesaggi: il fiume, la piana, le colline di gesso e i prati sugli altipiani in quota. Si è così ridefinita una nuova immagine per questa area montana, descritta dalle statistiche in termini di abbandono e considerata marginale rispetto ai grandi poli turistici e culturali ma che, osservata da vicino, mostra modi di vivere nuovi ed articolati.
I risultati che il progetto valuta di aver raggiunto in risposta agli obiettivi prefissati sono stati molteplici:
1. Manutenzione estensiva del territorio: la manutenzione avviene ciclicamente e con il coinvolgimento delle associazioni locali; riguarda boschi, sentieri e aree attrezzate. Per il recupero dei prati è stata inoltre acquistata una apposita macchina gestita in comune tra le quattro amministrazioni.
2. Ripristino della rete dei tracciati antichi: sono stati selezionati 14 percorsi tematici, di cui 10 realizzati, per offrire differenti possibilità di fruizione. I percorsi sono stati scelti tenendo conto della rilevanza ambientale, formando una rete di collegamento tra i luoghi notevoli.
3. Ampliamento, riqualificazione e collegamento dei servizi e delle attrezzature collettive: sono stati realizzati ampliamenti delle attrezzature in quattro luoghi strategici sviluppando le risorse locali: il campo di volo a vela che sfrutta le correnti di aria calda che salgono dal greto del fiume, la pineta centenaria, il paesaggio dei colli e i percorsi sull'altipiano.
4. Salvaguardia ambientale: grazie al parco è stata mantenuta libera la piana del Tagliamento oggetto nel passato di richieste di edificazione e consumo di suolo, attraverso norme di tutela delle aree di maggior pregio ambientale.
5. Avvio di un percorso di sviluppo sostenibile e integrato del territorio: Il parco ha commissionato uno studio agronomico redatto dall'associazione italiana agricoltura biologica per incentivare le attività agricole locali, ha svolto iniziative relative alla promozione del territorio e allo sviluppo turistico esteso sull'intero arco dell'anno. Ha attivato diverse associazioni e attori locali nelle attività. In due dei Comuni del Parco sono nate forme di accoglienza innovative come quelle dell'ALBERGO DIFFUSO che si basa sul recupero di edifici esistenti interni ai borghi antichi.
6. Recupero luoghi di interesse storico culturale: sono stati recuperati due fortini ipogei appartenenti alla imponente linea difensiva del "Vallo littorio", promossi scavi archeologici su diversi siti di ritrovamenti spontanei, recuperati sentieri e mulattiere come testimonianza della cultura tecnica montana, recuperati segni della religiosità diffusi.
7. Diffusione della conoscenza Gli studi che hanno portato alla redazione del progetto sono stati pubblicati nelle diverse ristampe della Guida del Parco.
Rispondenza ai criteri del premio:
Sviluppo sostenibile
I principali temi affrontati dal progetto inerenti la sostenibilità sono stati:
Esemplarità
L'intervento proposto può considerarsi esemplare per la pianificazione e progettazione di aree montane caratterizzate dalla presenza di Comuni di piccole dimensioni in contesti di valore paesaggistico e ambientale, e più nello specifico per i seguenti motivi:
Partecipazione pubblica
Nella fase di progettazione sono stati svolti incontri pubblici di discussione del progetto di recupero ambientale, così come nella fase di attuazione; elemento caratterizzante è stata la partecipazione anche con il coinvolgimento delle associazioni locali, sia nei lavori di manutenzione del paesaggio sia nelle attività di divulgazione, l’ implementazione delle conoscenze e l’organizzazione di eventi. Sono stati coinvolti associazioni sportive culturali, scuole e cooperative. Il Parco delle Colline Carniche è stato il primo parco Intercomunale approvato in regione che ha consentito ai Comuni di operare per la tutela e la valorizzazione paesaggistica.
Sensibilizzazione
Nel 2006 il Parco si è affiliato all’associazione nazionale “Federparchi” ed è stato inserito all'interno del sito www.parks.it. L'Ufficio-Parco gestisce le iniziative di carattere informativo e divulgativo per far conoscere questo territorio sia a livello regionale che nazionale. E' stata creata anche una pagina Facebook del Parco. Diverse iniziative sono state rivolte ai giovani, tra queste è stato sviluppato nel 2006 il progetto "Scopri vivi e diffondi".