Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa 2014-2015

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159.LUA LABORATORIO URBANO APERTO, PARCO AGRICOLO DEI PADULI
Localizzazione: Unione dei Comuni delle Terre di Mezzo, Provincia di Lecce




Nel lembo più ad est di Italia, tra il Mar Adriatico e quello Ionico, attraversato dall’antica via istmica che collega i porti di Gallipoli e di Otranto, si estende un vasto e maestoso uliveto secolare che prende il nome di Paduli. Negli ultimi decenni quest’area è andata in contro ad una condizione di persistente abbandono, legato sia alla obsoleta tecnica colturale sia alla profonda crisi del settore agricolo. Proprio per fronteggiare tale situazione dal 2003 è stato avviato un lungo processo di condivisione, maturato all’interno di un laboratorio di partecipazione coordinato dal LUA , che ha coinvolto le istituzioni locali, le associazioni, gli abitanti ed un altissimo numero di esperti da tutta Italia intorno a un’idea di parco agricolo multifunzionale, in cui sperimentare nuove forme di neoruralitá, ridisegnando l’economia, la storia, l'agricoltura e l’accoglienza, ponendo al centro di ogni riflessione il “paesaggio rurale” nella sua duale accezione: quella produttiva e quella contemplativa. Un’idea nata dal basso, che ha accresciuto la consapevolezza del valore paesaggistico nei suoi abitanti, ha orientato le strategie di sviluppo urbano nei Comuni che lo circondano attraverso la redazione di un Programma Integrato di Rigenerazione Territoriale, ha indotto le fasce più giovani a praticare inedite attività di gestione di un bene agricolo attraverso il Laboratorio Urbano delle Terre di Mezzo “Abitare i Paduli”.Infatti proprio a sostegno di questo patrimonio, i Comuni dei Paduli in questi anni si sono dotati di un programma territoriale comune. Il Parco dei Paduli, pur non essendo un “parco agricolo istituito”, è riconosciuto “nei fatti” dagli atti deliberativi dei dieci Comuni, dal Programma Integrato di Rigenerazione Territoriale “Terre dei Paduli tra ulivi pietre e icone” adottato dagli stessi nel luglio del 2011 e dal nuovo Piano Paesaggistico della Regione Puglia PPTR. Il Laboratorio Urbano delle Terre di Mezzo nasce nel 2011 all’interno di un programma Regionale “Bollenti Spiriti” che ha il duplice scopo di recuperare beni di proprietà pubblica da destinare ad attività e servizi (Laboratori Urbani) e attivare, all’interno di essi, processi di sperimentazione di buone pratiche mediante il coinvolgimento e l’azione creativa delle fasce giovanili nell’ottica della valorizzazione e sviluppo del territorio. Il Laboratorio con il progetto “Abitare i Paduli” sperimenta sul territorio forme inedite di neoruralitá, coinvolgendo i saperi locali, quelli esperti e le istituzioni tutte, intorno a un’unica idea di gestione condivisa del Parco Agricolo Multifunzionale dei Paduli.
Obiettivi comuni dei laboratori e di tutto l’intervento sono:

Il principale risultato di questo lungo processo è stata la costruzione di una consapevolezza, negli abitanti e nelle istituzioni pubbliche, del valore paesaggistico di questo luogo. Una consapevolezza che ha permesso, oggi, la nascita di una visione di un territorio più ampio, più profondo, più ricco, che va al di là dei limiti comunali, che trova una sua scala di relazione locale e regionale, trasformando un territorio in cui l’abbandono e il degrado lo avevano cancellato dalla memoria collettiva, al luogo da dove far ripartire tutte le politiche di sviluppo futuro.

 

 

Rispondenza ai criteri del premio:

Sviluppo sostenibile
Le attività del laboratorio spaziano dalla sperimentazione di un albergo temporaneo biodegradabile e diffuso, all’organizzazione di forme alternative di mobilità, dalla individuazione di percorsi tematici a tipologie inedite di valorizzazione del paesaggio e dei beni comuni, dalla diffusione di metodi biologici di produzione agricola alla messa in pratica di nuove formule legate alla cura dell’ambiente, all’accoglienza e alla socialità, dalla ricerca, alla documentazione, comunicazione e promozione del territorio. Il laboratorio, pianifica progetti per lo sviluppo di una ricettività sana e ecocompatible, capace di intercettare attraverso l’arte, l’architettura, e la creatività degli abitanti inedite forme di turismo eco-sostenibile, edutainement, e produzione agricola sperimentale con l’obiettivo primario di dare un volto a lungo termine al futuro dei Paduli, basato sulla cooperazione delle risorse locali e non.
Esemplarità
Il coinvolgimento di tutti gli attori ha permesso la costruzione condivisa di un modello esemplare di visione di un territorio, in cui, intrecciare le strategie di sviluppo urbano dei Comuni che circondano il Parco attraverso la redazione di un Programma Integrato di Rigenerazione Territoriale , con le politiche regionali relative alla rigenerazione urbana e territoriale, e le politiche di sostegno delle fasce deboli messe in campo dall’Assessorato alle Politiche Giovanili regionale. Infatti il modello può essere riassunto in due fasi di interventi da portare avanti durante i laboratori: una fase diretta, attraverso lo sviluppo di proposte attuative, ed una indiretta, per proposte di gestione sperimentale. Il progetto ha contribuito come “progetto sperimentale” alla redazione nel nuovo Piano Paesaggistico della Regione Puglia e ha consentito la candidatura del progetto “Parco Agricolo Multifunzionale dei Paduli” come progetto pilota per la sperimentazione degli indirizzi e delle metodologie PPTR in corso di adozione da parte della Regione Puglia.
Partecipazione pubblica
Il progetto è fondato su un lungo processo di condivisione, maturato all’interno di un laboratorio di partecipazione coordinato dal LUA , che ha coinvolto le istituzioni locali, le associazioni, gli abitanti ed un altissimo numero di esperti da tutta Italia. La consapevolezza del territorio negli abitanti e nelle istituzioni, ha prodotto nelle comunità, un pensiero comune, un’idea, un atteggiamento culturale, nei confronti di questo territorio, che si misura quotidianamente nella naturale associazione al toponimo Paduli, che identifica il territorio, di una parola che lo qualifica, quella di Parco.

Sensibilizzazione
Oggi il parco riesce ad attrarre numerosi visitatori , attratti dal lavoro che le associazioni stanno conducendo al suo interno e pubblicizzato attraverso la creazione di un sito web. Inoltra è stata promossa l’iniziativa “Creature dei Paduli”, una geografia fantastica del mondo del Parco Paduli, che ne ricostruisce in chiave immaginaria la varietà e la ricchezza naturale, facendo dialogare i segni preesistenti con i nuovi segni del territorio, attraverso la costruzione di una mappa geo-referenziata del parco. Attraverso la mappa, che s’ispira alle vecchie carte del catasto settecentesco, i visitatori del sito potranno comporre l’itinerario del proprio viaggio nei Paduli, scegliendo i luoghi da visitare, consultando i racconti e seguendo le nature gemelle del Parco, quella reale e quella fantastica. La scenografia, i personaggi e le vicende di questo singolare regno sono state costruite attraverso un gioco di narrazione cooperativo in cui 25 tra bambine e bambini, residenti nel territorio afferente al parco, sono stati stimolati a costruire delle storie e nello stesso tempo ad individuare quelle buone pratiche di tutela dell’ambiente che li potessero rendere protagonisti e custodi del parco.

 

 

 

 

 




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