Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa 2014-2015

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151. Comune di Castel del Giudice Fabbrica in Comune
Localizzazione: Comune di Castel del Giudice (IS)




Il progetto iniziò, circa 15 anni fa, con l'allora Sindaco del minuscolo comune molisano (300 abitanti ca.) Lino Gentile e con l'imprenditore metalmeccanico Ermanno D'Andrea. La collaborazione di D'Andrea col sindaco Gentile ma anche con l'intera comunità di Castel del Giudice si cementò quando il Comune decise di recuperare l'edificio scolastico in disuso da anni per mancanza di bambini, per adibirlo a residenza assistenziale per gli anziani del luogo. Per reperire le risorse necessarie, anche con l'aiuto di D'Andrea fu costituita la società San Nicola srl che, in collaborazione col Comune, gestisce la residenza sanitaria assistita, occupando 25 giovani del luogo, e che è partecipata dai cittadini di Castel del Giudice attraverso il loro contributo alla raccolta del capitale necessario. Intorno all'anno 2000 poi a Castel del Giudice arrivò un imprenditore agricolo, Gilberto Brigato, che nei terreni incolti impiantò meleti biologici, ritenendo la zona particolarmente vocata per quest'indirizzo produttivo. Dopo la precoce morte dell’imprenditore, i cittadini di Castel del Giudice, con l'appoggio del sindaco Lino Gentile e dell'imprenditore Ermanno D'Andrea, diedero vita ad un'altra “public company”, la società agricola Melise, che è arrivata ad impiantare 50 ettari di mele biologiche, impiegando 4 unità lavorative a tempo indeterminato, oltre a diversi altri lavoratori stagionali.  Questo ventaglio di iniziative si è completato, infine,  con la realizzazione dell'albergo diffuso “Borgotufi”, in via di ultimazione. Per la realizzazione di questo progetto ambizioso e impegnativo, il Comune di Castel del Giudice ha costituito una STU (Società di Trasformazione Urbana). Primo passo della società pubblico-privata è stato quello di acquisire la proprietà delle stalle e dei fienili rimasti inutilizzati, ubicati nell'immediata periferia del centro urbano. Acquisita la proprietà degli immobili fatiscenti, con un considerevole investimento da parte dei privati, sommato alle provvidenze regionali reperite dai fondi comunitari, si è portato a termine il recupero funzionale dei fabbricati, che sono divenuti un albergo diffuso, capace di accogliere fino a 150 ospiti. E' degno di nota che le strutture sono state recuperate senza aumento della volumetria e con sistemi di messa in sicurezza all'avanguardia sia dal punto di vista estetico, che dal punto di vista delle tecnologie adottate. L'albergo diffuso “Borgotufi” è attrezzato anche con un ristorante per 150 coperti, con un centro benessere e con una sala convegni (messa a disposizione anche delle necessità dell'Amministrazione comunale).

Rispondenza ai criteri del premio:

Sviluppo sostenibile
La Fabbrica in Comune ha contribuito negli anni a valorizzare l'ambiente, il sociale, l'economia e l'estetica del paesaggio investendo prevalentemente sulla partecipazione diretta dei cittadini. Gli interventi hanno preservato il territorio circostante rivalutando i terreni incolti e creando meleti su tutto il territorio(anche recuperando alcune mele autoctone). Il recupero iniziale della scuola elementare ha permesso di dare vita ad una RSA per anziani dando impiego a giovani del posto. Il recupero del "borgo tufi" è l'elemento che ha caratterizzato maggiormente la realizzazione di opere architettoniche che hanno mantenuto inalterata la cultura, la storia e la tradizione del luogo.
Esemplarità
La Fabbrica in Comune è un ottimo esempio di buona governance, di buona amministrazione, ma sopratutto è un esempio che molti comuni possono seguire e attuare lavorando ed incentivando la cittadinanza e i partner privati nelle scelte strategiche del territorio.
Partecipazione pubblica
La partecipazione ai progetti ha visto quattro tipologie di soggetti giuridici coinvolti:
1. Il Comune (Pubblica Amministrazione)
2. Il Privato (Società S.p.A.)
3 Il Cittadino
4. Le società S.r.l e S.p.A. (STU Società di trasformazione urbana) costituite per la gestione dei progetti.
 Il progetto ha previsto canali di comunicazione con le università del territorio nazionale ed ha avuto ampia comunicazione e diffusione dei risultati a livello regionale e nazionale.
Sensibilizzazione
Il progetto ha previsto azioni promozionali attraverso l'utilizzo di metodi di comunicazione classica ma sopratutto attraverso l'utilizzo di siti internet dedicati. Il progetto è aggiornato costantemente sulle pagine Facebook per le diverse tipologie di interventi. Nel corso degli anni sono stati anche organizzati vari convegni settoriali e iniziative di carattere promozionale.

 

 

 

 




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