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Rigillo, Marina (a cura di)Oltre la siepe. Scenari di ricerca per il progetto ambientale, Editoriale Scientifica, Napoli.
Data di Pubblicazione: 2013
ISBN: 978-88-6342-579-6

Recensione di Filippo Angelucci
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Le relazioni inter-disciplinari e inter-istituzionali che possono instaurarsi intorno alle tematiche progettuali per la sostenibilità urbana e del territorio, in Italia, risentono spesso degli effetti indotti da barriere burocratiche e tecnologiche che scaturiscono sia dalle discontinuità scalari prodotte dalla concezione normativo-procedurale degli interventi “per singoli settori”, sia dall’interruzione del dialogo fra istituzioni amministrative, di ricerca, formative e professionali che genera logiche di intervento “per singole competenze”.
Questo scenario operativo costituisce una delle principali cause del ritardo italiano nell’implementazione progettuale delle direttive comunitarie sulla sostenibilità, ma anche della mancata ricaduta e visibilità sul territorio delle sperimentazioni di eccellenza maturate nei nostri organismi istituzionali.
Il volume Oltre la siepe. Scenari di ricerca per il progetto ambientale, curato da Marina Rigillo, propone uno sguardo di là di queste barriere per esplorare proprio il nodo cruciale del superamento delle relazioni interrotte tra università, enti amministrativi, ordini professionali, organismi di ricerca e realtà economiche del territorio.
Lo fa affrontando in modo innovativo le questioni riguardanti il senso del fare ricerca scientifica oggi nelle università italiane, finalizzandone gli obiettivi e i risultati ben oltre la semplice rispondenza alle indicazioni normative che chiedono ad atenei e dipartimenti universitari di attestare ‘parametricamente’ le loro performance nel settore della terza missione. La chiave di lettura che il volume propone è invece incentrata su una declinazione dell’idea di ricerca non scollegata dagli aspetti didattico-formativi, professionali ed economico-produttivi del territorio, ma concentrata proprio sulla loro sinergica interazione come momento necessario e ineludibile per una sperimentazione progettuale che possa produrre innovazioni reali per il territorio, alle sue varie scale.
Aspetto trasversale dell’intero libro è il progetto ambientale, visto nella sua intrinseca natura di dominio di esplorazione scientifico-didattica entro cui s’interfacciano aspetti inter-disciplinari e inter-scalari, e intorno al quale ruotano tutti i saggi degli autori che testimoniano esperienze di gruppi di ricerca italiani che hanno scelto la via del confronto tra varie discipline per affrontare problematiche ambientali in contesti operativi nazionali e internazionali.
Superare i recinti disciplinari chiusi dell’accademia, aprirsi verso un confronto con le esigenze reali del territorio e ricercare “dietro la siepe” delle nostre abitazioni quelle occasioni di confronto progettuale sinergico tra più attori per affrontare insieme le questioni della sostenibilità dell’ambiente abitativo, sono le principali sfide da affrontare, sottolineate da Massimo Clemente e Dora Francese nei loro saggi introduttivi.
Il volume trova intorno a queste sfide un’articolazione che distingue tre specifici aspetti operativi emergenti nel campo della ricerca sul progetto ambientale: il settore delle ricerche che esplorano le possibili innovazioni di processo, normative e procedurali nelle attività di pianificazione e programmazione per la sostenibilità del territorio; i nuovi ruoli della ricerca tecnologico-scientifica per affrontare il rilancio della competitività dei contesti locali negli scenari economico-culturali globali; le finalità future della ricerca universitaria come esperimenti di collaborazione virtuosa tra istituzioni formative ed enti pubblici.
Si tratta di sezioni che restituiscono gli scenari del progetto ambientale come campi poliedrici del fare ricerca sperimentale basandosi su una nuova cultura della trasformazione delle risorse artificiali e naturali che incorpora sempre nel processo ideativo e formativo dell’intervento (sia esso edilizio, urbano o pianificatorio) il momento del dialogo tra attori, amministratori, studiosi e progettisti come nucleo centrale per lo sviluppo delle innovazioni.
“Guardare oltre la siepe”, come evidenzia la curatrice, diventa allora l’atteggiamento necessario per osservare attentamente con altri occhi il territorio, gli habitat umani, i comportamenti degli abitanti, la scarsità delle risorse materiali e immateriali, soffermandosi sulle variabili tecnologiche per scorgere gli orizzonti possibili di una trasformabilità dell’ambiente, in una prospettiva di continuità storica ma dinamica ed evolutiva e non immobilizzata.
E proprio dalla necessità di una visione rigenerativa dell’ambiente abitativo come processo interscalare fondato sul dialogo tra discipline, come precisa Mario Losasso nella sua postfazione, il progetto ambientale emerge in questo libro anche nella sua specifica accezione di luogo del confronto delle molteplici identità del progetto dell’architettura tra conservazione, rigenerazione, pianificazione, gestione. Diventa così espressione di una modalità nuova del fare ricerca accademica; progettazione tecnologico-ambientale delle sfaccettature plurime della realtà che, riuscendo a guardare in modo sincronico e sistemico attraverso le lenti della sperimentazione scientifica, dell’esperienza didattica, della prassi amministrativa e della pratica professionale, si sofferma sulle ragioni delle innovazioni tecniche e sulle loro implicazioni nella previsione delle possibili forme di salvaguardia e trasformazione dell’ambiente.