CITTA' E FUTURO *, di Richard Rogers |
Sono un appassionato delle città. Le città sono i driver della nostra cultura e della nostra economia. L'unica forma di sviluppo sostenibile della contemporaneità sono le città compatte, ben collegate e ben progettate, rispettose dell'ambiente; città del vivere, del lavorare e dello svago, in cui poveri e ricchi coesistono fianco a fianco, senza ghetti. Le città sono i principali luoghi dell'incontro tra persone - amici e sconosciuti - e per lo scambio delle merci e delle idee. I concetti di cittadinanza, società civile e responsabilità civica sono tutti concetti nati in città. Le cose più interessanti accadono quando c'è un insieme di persone e di attività radunate in spazi flessibili. Edifici e spazi pubblici ben progettati possono favorire l'inclusione sociale e possono infondere benessere negli utenti della città. Se sappiamo costruiamo bene possiamo creare un ambiente socialmente inclusivo. Un indicatore della qualità di vita in una città è la qualità dei suoi spazi pubblici che possono apportare vitalità. Ogni individuo dovrebbe avere il diritto ad uno spazio pubblico ben progettato - questo principio dovrebbe far parte di una Carta dei diritti umani. Ognuno dovrebbe poter sedere davanti l’uscio della propria casa o su di una panchina vicino alla propria abitazione; tutti dovrebbero essere in grado di vedere un albero dalla finestra di casa. Tutti inoltre dovrebbero poter raggiungere in breve tempo una piazza o un parco. La regola più importante dello sviluppo urbano sostenibile è quella di ridurre il consumo di suolo, edificando aree industriali dismesse o riutilizzando gli edifici sottoutilizzati evitando l’urbanizzazione di terreni vergini. Piuttosto si dovrebbe costruire un 'muro' virtuale intorno alla città esistente o, meglio ancora, una cintura verde ed incoraggiare la densificazione urbana intorno ai nodi del trasporto pubblico. La concentrazione urbana nelle aree dotate di trasporti pubblici e di servizi, quali i trasporti, le scuole, gli ospedali, gli edifici amministrativi, contribuisce alla riduzione degli spostamenti in automobile e scoraggia lo sprawl suburbano. Le moderne tecnologie ci danno oggi la possibilità di studiare e analizzare in maniera globale i fenomeni urbani. Se guardiamo le immagini satellitari notturne della terra scorgiamo chiaramente una rete di città. Oggi oltre il 50% degli abitanti del pianeta vive in città, 100 anni la percentuale degli abitanti era solo del 10%. Dobbiamo fare in modo che le città moderne siano progettate ad una scala adeguata alle esigenze dei cittadini, in modo da incoraggiare gli abitanti a passeggiare e ad incontrarsi in un ambiente sicuro in cui gli individui stessi siano gli “occhi e le orecchie” della strada.
La grande crisi che stiamo affrontando concerne il cambiamento climatico. Se non prendiamo decisioni sull’uso dei combustibili fossili rischiamo di dover assistere alla distruzione del genere umano in un prossimo futuro. Gli edifici ed i trasporti sono responsabili di circa il 70% di tutte le emissioni di CO2 nel mondo e il progetto di architettura e urbanistica può avere un ruolo importante nella riduzione delle emissioni. Le nostre scelte urbanistiche possono perciò produrre importanti miglioramenti. Tutta l'energia presente sulla terra proviene dal sole, dobbiamo sfruttare questa energia pulita, utilizzando tecnologie che non producono CO2, utilizzando non solo il sole, ma anche il vento, il mare e l’energia termica. Occorre guardare alla terra come ad un essere vivente, un organismo che dobbiamo rispettare – di cui siamo noi responsabili. Il riscaldamento globale e la nostra dipendenza dai carburanti fossili devono essere ridotti rapidamente e drasticamente. Se il cambiamento climatico continuasse ai ritmi attuali non solo i ghiacciai dell'Artico e delle regioni antartiche verrebbero distrutti, anche l'umanità ne sarebbe annientata. Quotidianamente assistiamo agli effetti del cambiamento climatico in termini di inondazioni, carestie ed estremismo politico. Il lavoro di squadra è la chiave per una buona progettazione urbana. Un buon progetto non è mai il risultato del lavoro di una sola persona ma del lavoro organico di progettisti di talento, clienti illuminati e imprese capaci. Ciò che ci interessa nella pratica professionale è soprattutto il contesto sociale e l'inclusione sociale, unitamente alla bellezza dell'ambiente in cui viviamo e lavoriamo. In quanto architetti dobbiamo dare ordine, struttura e ritmo allo spazio, celebrando la bellezza e la funzionalità della scienza e dell'arte.
* Richard Rogers + Architects: From the House to the City, Fiell Publishing, 2010
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